Le bulbose primaverili

Le bulbose primaverili

Le bulbose sono da sempre considerate un must in giardino, in terrazzo e in vaso. Facilissimi da gestire regalano soddisfazioni anche ai meno esperti.

FACILITA’ DI COLTIVAZIONE ♣♣♣♣♣
Le bulbose da fiore sono piante perfette per i meno esperti, indicate anche per i bambini, consigliate a chi ha poco tempo per la cura del verde ma non vuole rinunciare a una bellezza emozionante.
Nello stesso vaso si possono piantare tulipani, giacinti, narcisi, crochi e altri bulbi a strati: quelli più grossi sul fondo e i più piccoli (crochi, muscari, Iris danfordiae, Anemone blanda…) quasi in superficie. In questo modo i diversi bulbi possono convivere bene, fiorendo in simultanea o in successione e creando una continua sorpresa di nuove fioriture, da fine inverno alla tarda primavera.
Dopo l’acquisto i bulbi si piantano in giardino o in vaso, con terriccio universale e uno strato di biglie d’argilla sul fondo per creare drenaggio (sono sensibili al ristagno di umidità che fa marcire il bulbo).Dopo la fioritura occorre attendere che il fogliame sia appassito: a quel punto si può estrarre il bulbo, farlo asciugare, riporlo in luogo asciutto e ripiantarlo in autunno.
Alcuni bulbi (narcisi, crochi, Anemone blanda e altri) si lasciano stabilmente nel terreno, dove rifioriscono per anni. Altri (tulipani, giacinti) esauriscono la loro vitalità in una o due stagioni.

TEMPO NECESSARIO PER LA CURA ♣
Non richiedono alcuna pulizia se non l’asportazione delle foglie esterne quando sono già secche, in attesa che tutto il fogliame appassisca al termine del ciclo vitale.
Lo stelo si taglia quando il fiore è del tutto appassito.
I bulbi germogliano se il substrato è mantenuto leggermente umido; se sono all’aperto, in genere non occorre innaffiare in inverno.
Quando cominciano a germogliare occorre innaffiare se la terra si asciuga del tutto, ma senza lasciare acqua stagnante nel sottovaso: se è ancora presente dopo mezz’ora dall’innaffiatura, è necessario svuotare il sottovaso.
Le bulbose da fiore non hanno bisogno di concime nella prima fase di sviluppo, se il terriccio utilizzato è nuovo e fertile. In fase di fioritura si può concimare con moderazione ogni 12-15 giorni, dal momento in cui le piante sono sul punto di sbocciare.

VALORE ESTETICO ♣♣♣♣♣
Le bulbose a fioritura primaverile, che si piantano tra settembre e dicembre e sbocciano da febbraio ad aprile, sono uno spettacolo a cui non rinunciare. Alcune, come i giacinti e i narcisi (non tutti) hanno anche la dote del profumo. Tutta la gamma cromatica è espressa dai bulbi primaverili, anche il nero, con il tulipano “Queen of the night” che ha petali vellutati di un rosso scurissimo, praticamente nero.
Alcune bulbose (crochi, Anemone blanda) non superano i 10-20 cm di altezza; alcuni narcisi e tulipani arrivano a 70-80 cm di altezza. In genere sono piante perfette anche in poco spazio, ideali per vasi, ciotole e cassette.
Narcisi, giacinti e crochi sono disponibili già nel tardo autunno in forma di piante pregermogliate: fioriscono con largo anticipo, anche in casa, e sono uno splendido segno di primavera nel cuore dell’inverno. Ideali anche per la preparazione di decorazioni natalizie.

Ambiente:
I bulbi primaverili si piantano in autunno perché non fioriscono se non sentono il freddo invernale. Non temono il gelo intenso e alcuni (crochi, bucaneve) sbocciano persino emergendo da uno strato di neve. I vasi in fiore vanno tenuti all’aperto (in casa solo per poche ore, appassiscono rapidamente con il caldo).

Come scegliere il tipo di bulbo:

  • I tulipani sono i bulbi più noti; la maggior parte fiorisce in aprile. Per fiorire bene devono essere in pieno sole.
  • I profumatissimi giacinti crescono bene anche piantati fitti in piccoli vasi; sbocciano da marzo in poi.
  • I narcisi si naturalizzano facilmente, tornando a fiorire per anni e anni senza cure.
  • I crochi si riproducono da soli in giardino e sono ideali nei piccoli vasi.
  • Di iris ce ne sono tantissimi tipi: alcuni, come Iris reticulata, sbocciano già in febbraio.

Abbinamenti:
Con tutte le piantine da fiore primaverili; crescono bene anche alla base di alberi, siepi e cespugli, e in vasi con altre piante.

Problemi e rimedi:

  • Sono nate le foglie ma non i fiori: manca il sole oppure il bulbo era troppo invecchiato.
  • Non è nato nulla: il bulbo è marcito a causa di terreno troppo umido, oppure la piantagione è stata fatta troppo in profondità.
  • Foglie e petali mangiucchiati: lumache e chiocciole. Utilizzare un lumachicida o circondare le piante con cenere o segatura.
  • Gli steli e le foglie si afflosciano: troppo caldo, sole troppo forte, terreno asciutto (avviene spesso nel mese di maggio con i tulipani tardivi).

Curiosità: 

  • Tulipano viene dal turco e significa “turbante” in relazione alla forma del fiore, i nomi di narciso e giacinto derivano dal greco: il primo significa “stupore” per la sorpresa dell’intenso profumo che emana.
  • La famosa “tulipomania” scoppiò in Olanda nel 1633, quando tre bulbi di tulipani di una varietà rara furono scambiati con una casa. Il bulbo del celebre tulipano “Viceroy” fu battuto all’asta nel 1637 per 4200 fiorini: all’epoca un artigiano ben retribuito ne guadagnava solo 300 all’anno.
  • Il tulipano è simbolo di onestà e sincerità, il giacinto di gioco e allegria, il narciso esprime vanità e bellezza.

Scopri di più sulla nostra scheda sulle bulbose.