La concimazione
Concimare le piante in modo corretto
La concimazione è una pratica fondamentale per garantire una crescita sana e rigogliosa delle piante, sia in giardino che in vaso. Le piante, per crescere e svilupparsi, assorbono dal terreno numerosi nutrienti, come azoto, fosforo e potassio. Tuttavia, con il tempo, il terreno tende ad impoverirsi, specialmente se coltivato intensivamente o se le piante vengono irrigate frequentemente. Concimare in modo corretto significa reintegrare questi nutrienti per mantenere l’equilibrio del terreno e assicurare il benessere delle piante.
Una concimazione sbagliata può portare a carenze nutrizionali, che si manifestano con ingiallimenti fogliari, crescita debole o scarsa produzione di fiori e frutti. Allo stesso tempo, un eccesso di concime può risultare dannoso, causando bruciature alle radici e squilibri nel suolo.
Per questo, è importante conoscere le esigenze specifiche delle proprie piante, valutare le caratteristiche del terreno e scegliere il tipo e la quantità di concime più adatti. Una corretta concimazione non solo favorisce la salute delle piante, ma contribuisce anche alla loro bellezza e resistenza agli stress ambientali.
Quando e come concimare le piante?
Il momento e la modalità di concimazione dipendono dal ciclo vitale della pianta e dalle condizioni climatiche. In generale, la maggior parte delle piante richiede una concimazione regolare durante il periodo di crescita attiva, che corrisponde alla primavera e all’estate. Durante l’autunno, per alcune tipologie di piante come gli alberi da frutto, le rose o alcuni arbusti, può essere importante concimare per preparare la piante alle gelate, mente in inverno le piante rallentano il loro metabolismo e non necessitano di grandi quantità di nutrienti.
Il concime va applicato preferibilmente dopo l’irrigazione, in modo da evitare che le radici si brucino. Nel caso di concimi liquidi, è utile diluirli nell’acqua d’irrigazione per una distribuzione uniforme. Per i concimi granulari o in polvere, è importante spargerli uniformemente e mescolarli leggermente con il terreno per facilitarne l’assorbimento.
E’ importante seguire sempre le indicazioni riportate sulle confezioni dei prodotti per evitare errori di dosaggio che potrebbero compromettere la salute delle piante.
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Tipi di concime: come scegliere quello più adatto
Esistono diversi tipi di concimi, ognuno con specifiche caratteristiche e indicazioni d'uso. Un prima grande distinzione è tra i concimi chimici e gli organici.
I concimi chimici o minerali sono formulati per fornire nutrienti in modo rapido e sono disponibili in diversi formati, come granuli, polvere e liquidi. Composti da sostanze sintetiche, sono indicati per fornire un apporto immediato di nutrienti come azoto, fosforo e potassio (NPK). Sono utili per risultati rapidi, ma devono essere dosati con attenzione per evitare danni alle piante e al terreno.
I concimi organici, invece, sono di origine naturale e rilasciano i nutrienti in modo più lento e graduale. Sono concimi organici il letame, il compost o il guano: migliorano la struttura del terreno e lo arricchiscono di sostanze nutritive a lungo termine. Sono particolarmente indicati per un approccio sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
Si possono poi trovare concimi a lenta cessione che rilasciano gradualmente i nutrienti, garantendo una fertilità costante nel tempo, e sono ideali per chi desidera ridurre la frequenza delle applicazioni.
Mentre i concimi specifici sono formulati per soddisfare esigenze particolari, come quelli per piante acidofile, fiorite o da frutto.
I concimi, inoltre, si possono distinguere per formato con una netta distinzione tra concimi liquidi e solidi. I concimi liquidi vengono diluiti nell’acqua per essere assorbiti rapidamente dalle radici e sono ideali per interventi immediati e per piante in vaso, poiché consentono una distribuzione uniforme. I concimi solidi, invece, si presentano sotto forma di granuli o polveri da spargere sul terreno. Rilasciano i nutrienti più lentamente e sono più indicati per le piante in piena terra, garantendo un apporto nutritivo più duraturo.
La scelta del concime dipende dalle esigenze delle piante e dalle condizioni del terreno. È importante leggere attentamente le etichette dei prodotti e scegliere quelli più adatti alle proprie necessità.
La concimazione organica
La concimazione organica è un metodo naturale ed ecologico per arricchire il terreno di sostanze nutritive.
I concimi organici, come il letame, il compost o il guano, migliorano non solo la fertilità del suolo ma anche la sua struttura, favorendo l’assorbimento di acqua e ossigeno da parte delle radici.
A differenza dei concimi chimici, quelli organici rilasciano i nutrienti gradualmente, riducendo il rischio di sovradosaggio.
Un grande vantaggio della concimazione organica è soprattutto la sostenibilità: l’utilizzo di risorse naturali consente di ridurre l’impatto ambientale e di mantenere il suolo sano a lungo termine. È particolarmente indicata per orti, frutteti e giardini naturali.
Anche in questo caso, è importante utilizzare prodotti di qualità e rispettare le dosi consigliate, per evitare squilibri nel terreno.
Il compostaggio domestico e il concime fai da te
Il compostaggio domestico è una pratica semplice e sostenibile per produrre concime naturale utilizzando scarti organici.
Residui di cucina, foglie secche, erba tagliata e altri materiali biodegradabili possono essere trasformati in compost, un fertilizzante ricco di nutrienti. Per ottenere un compost di qualità, è importante bilanciare i materiali umidi (scarti di frutta e verdura) con quelli secchi (rametti, foglie).
Il processo di compostaggio domestico richiede tempo, ma con un po’ di attenzione è possibile creare un fertilizzante economico e privo di sostanze chimiche.
Un’alternativa è il "concime fai da te”, come ad esempio preparare un macerato di ortica, utile per arricchire il terreno di azoto e altri minerali oppure utilizzare la cenere delle stufe a legna o dei caminetti che è molto ricca di fosforo e potassio. Questi metodi non solo aiutano a ridurre i rifiuti, ma promuovono uno stile di vita ecologico e rispettoso dell’ambiente.
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FAQ - Concimazione
- Quando concimare le piante?
- Quali sono i segnali che una pianta ha bisogno di concime?
- Posso usare lo stesso concime per tutte le piante?
- Cosa succede se metto troppo concime?
- Posso concimare le piante durante l’inverno?
- Il compost fatto in casa è sicuro per tutte le piante?
La frequenza dipende dal tipo di concime e di pianta. In generale, si consiglia di seguire le indicazioni del produttore, ma solitamente si concima ogni 2-4 settimane durante il periodo di crescita attiva.
Se le foglie ingialliscono, la crescita rallenta o i fiori e frutti sono scarsi, potrebbe essere necessario concimare.
No, ogni pianta ha esigenze specifiche. È meglio scegliere un concime adatto alle necessità della specie (es. piante acidofile, piante fiorite).
Un eccesso di concime può causare bruciature alle radici, squilibri nel terreno e un’eccessiva salinità, che possono compromettere la salute della pianta. È importante dosare correttamente il prodotto.
In genere no, poiché la maggior parte delle piante è in riposo vegetativo. Fanno eccezione alcune piante da interno o colture specifiche. In ogni caso, con l'avvicinarsi della primavera, fine febbraio è il periodo ideale per cominciare a concimare per piante più rigogliose in primavera.
Sì, purché il compost sia ben maturo e privo di materiali contaminanti o semi di infestanti.
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