La leucemia felina è una malattia infettiva virale e contagiosa che evolve in neoplasia a carico del sangue e del sistema emopoietico, cioè quello deputato alla formazione dei globuli rossi e bianchi, nel midollo osseo.
Il virus Fe.L.V. è poco resistente nell’ambiente esterno e la via di trasmissione del contagio può essere orizzontale o verticale.
Si intende per trasmissione orizzontale quella fra soggetti non consanguinei per mezzo di urina o saliva infette, laddove i gatti sani e quelli ammalati frequentino le stesse lettiere o bevano e mangino dalle stesse ciotoline.
Col termine di via verticale si indica invece il contagio trans-placentare da madre a figli, o per trasferimento del genoma virale nel genoma di un gamete durante i rapporti sessuali.
Il virus Fe.L. non è assolutamente patogeno per l’uomo, tuttavia il National Cancer Institute degli USA lo classifica nella categoria dei virus comportanti un pur bassissimo rischio, pertanto è buona norma precauzionale non esporre al Fe.LV. i bambini, i soggetti immunodepressi o trapiantati e le donne in gestazione.
La viremia, ossia, la presenza del virus nel sangue, compare in media 14-21 giorni dopo l’infezione. I sintomi principali si distinguono in manifestazioni tumorali o non-tumorali.
- Malattia ad evoluzione tumorale: linfomi a carico di organi diversi (mesentere, reni, cute, encefalo) o multicentrico.
- Malattia non neoplastica: anemia spesso non rigenerativa, insufficienza renale cronica, aborto su femmine gravide, e depressione del sistema immunitario che esita in peritoniti, stomatiti gravi, polmoniti, enteriti.
La diagnosi si effettua con test sierologico di rapida procedura e lettura ambulatoriale attraverso prelievo ematico.
Molto importante è la prevenzione sanitaria da effettuarsi a livello di soggetti presenti in allevamento da isolare ed escludere dalla riproduzione; durante la commistione di individui diversi nelle mostre feline; ed ogni volta che introduciamo un nuovo animale in un gruppo sano.
Indispensabile è la disinfezione e sanificazione di ciotole e lettiere con amuchina se si sospetta un eventuale rischio di contagio.
Esiste oggi un vaccino che sfrutta le conoscenze dell’ingegneria genetica e garantisce, nei soggetti sani, una ottima copertura anticorpale.
Dott. Marco Gentile
Medico Veterinario
Albo 1622 Torino