Passate le feste, cosa fare del nostro albero di Natale vero e con radici? E dopo le feste, la domanda diventa molto attuale…
La soluzione – per chi ha a disposizione un giardino – richiede comunque una ponderata riflessione. Prima di interrarlo in pochi metri quadrati di terra bisogna considerare che gli abeti sono alberi di prima grandezza e che se attualmente il nostro albero è alto all’incirca un metro e mezzo, dopo 20 anni la sua altezza può superare ampiamente i 25 metri, con radici molto grosse che possono danneggiare muretti e perfino al nostra abitazione. Se non valutiamo bene la sua crescita avremo quindi un grosso problema da gestire. Inoltre, un’altezza così imponente spesso ci costringe a potature selvagge che danneggiano il naturale sviluppo dell’albero. Prima di piantarlo è giusto pensarci bene!
Esistono, infatti, altre soluzioni eco sostenibili ed ecologiche. Possiamo valutare di portare e donare il nostro abete presso le associazioni che propongono il Riciclo solidale e che si occupano di una corretta piantumazione dell’albero, per esempio in parchi, zone verdi e canili.
Altra soluzione è portare l’abete presso un’isola ecologica dove potrà essere cippato e diventare così compost, cioè fertile concime da distribuire sulle nostre piante e giardini, immettendo così nuova sostanza organica nel ciclo produttivo naturale.
Esistono anche enti che propongono il servizio di Tree sitting (controlla dove si trova quello più vicino a te nel tuo comune), che in seguito a una donazione si prendono cura del nostro albero di Natale, la cui crescita è possibile seguire anche attraverso un’apposita App. Passato un anno possiamo tornare a prenderlo, pronti per addobbarlo e iniziare le feste!
Fonte Promogiardinaggio