Alla fine dell’inverno, è tempo di potare. Si tratta di un lavoro fondamentale per ottenere un verde sano e generoso, evitando alcuni errori classici… che troppo spesso vediamo, ad esempio, nella gestione del verde pubblico e privato. Molte essenze da giardino soffrono i tagli e necessitano solo di rari interventi per mantenere la conformazione caratteristica della specie e per crescere nelle migliori condizioni di salute.
Le regole per non sbagliare
Il dubbio non ha risposte generali perché ovviamente dipende da molti fattori: tipo ed età della pianta, portamento, situazione generale. Nel meraviglioso parco del Blenheim Palace in Inghilterra, dove nacque Winston Churchill, il paesaggista Capability Brown fece piantare nel ‘700 delle querce a distanza tale da poterle vedere dalle finestre del palazzo, e immaginandole adulte. A distanza di quasi tre secoli, queste querce sono perfette, con i rami fin quasi a terra: lo spazio che hanno avuto a disposizione e le potature “minime”, fatte solo per assecondare il portamento naturale. Viceversa, spesso gli alberi sono piantati troppo vicini fra loro o alle case, il che richiede inevitabilmente drastiche potature. Potare troppo, male e nei periodi sbagliati causa più danni che benefici…
- Informatevi se il tipo di pianta accetta potature
- Non effettuate mai capitozzature sugli alberi
- Per gli arbusti da fiore: potate dopo la fioritura quelli a fioritura primaverile (es. forsizia); a fine inverno quelli che fioriscono in tarda primavera ed estate (es. rose, ortensie).
- Alcune piante tollerano potature severe di ringiovanimento (es. rose, cotogno, lillà, glicine…); altre invece non riemettono più foglie dal legno vecchio (es. lavanda, rosmarino)
- La semplice vicinanza di due rami che si contrastano, si urtano e sfregano tra loro può determinare l’insorgenza di ferite che diventano il punto debole della pianta: sarà necessaria l’eliminazione di uno dei due rami, che andrà protetto con un mastice per evitare l’ingresso di malattie fungine e insetti.
- Meglio poco che troppo
- Qualunque sia l’intervento da fare, fatelo in sicurezza (scale solide, abbigliamento, guanti, occhiali protettivi per i lavori più gravosi). Niente giochi di equilibrismo né tree climbing per chi non ha sufficiente esperienza e allenamento!
Mano alle cesoie
Le cesoie sono un attrezzo sempre fra le mani del giardiniere, per governare l’ordine, la crescita, la salute delle piante e la produttività delle specie da frutto; devono essere perfettamente affilate, e vanno pulite prima di passare da una pianta all’altra. Sia sui rosai che sugli arbusti, eliminate le parti secche, malate, danneggiate, incrociate o affastellate, o troppo cresciute rispetto alla sagoma della pianta. E, altra regola base, si pota con maggiore severità un ramo debole rispetto a uno robusto, anche sui rosai, dove il taglio va sempre fatto inclinato verso l’esterno, poco sopra una gemma.
Le piante scolpite (arte topiaria) sono da molti secoli considerate una forma d’arte. Per realizzare una forma topiaria partite da sagome semplici: la sfera dà soddisfazione in tempi brevi ed è di versatile utilizzo a fini decorativi. Meglio ancora, acquistate una pianta già sagomata e assecondate la forma con tagli frequenti e precisi, un lavoro di pazienza quasi zen, che regala silhouettes affascinanti anche in vaso; le forme topiarie si praticano su alcuni tipi di conifere (tuja, cipresso, tasso…) e su piante sempreverdi a foglia piccola, come il bosso.
Quando cominciare a potare
- Sulle siepi è bene fare tagli prudenti: a un taglio troppo moderato si può sempre rimediare. Tagliate i rami che escono dalla forma scelta finché sono giovani: quando sono maturi, la loro eliminazione sarebbe vistosa e lascerebbe dei buchi. Ma per il primo colpo di forbici dovrete attendere che il clima sia mite, senza rischi di brinate tardive (indicativamente da aprile al Nord): il gelo potrebbe danneggiare i germogli che si formano, incentivati dalla potatura.
- Per le piante da frutto, un corso di potatura è la scelta migliore, considerando che è un lavoro che andrà fatto per anni, ogni primavera, e che per alcune piante, come melo e pero, è piuttosto complicato. Volete alberi da frutto facili da potare? Ciliegio, fico, melograno, cachi e altri si potano solo a fine inverno per ripulire da parti secche o danneggiate.
- Per i grandi alberi non accettano improvvisazioni. Meglio consultare uno specialista in grado di effettuare tagli corretti e, se occorre, applicare la dendrochirurgia, per ripulire con la massima delicatezza dalle parti malandate. È così che si salvano i “grandi vecchi” e si mettono le basi affinché fra 100 e più anni anche il vecchio tiglio del nostro giardino sia, magari, diventato un gioiello inserito nell’elenco degli Alberi monumentali d’Italia; il più vecchio pare sia l’olivo di San Baltolu di Luras, in Sardegna, oltre 4000 anni!
- Quando si parla di potatura non può non venire alla mente l’eleganza del bonsai: a inizio primavera si cominciano a potare i rami, non appena le gemme delle specie a foglia caduca danno vita ai nuovi getti, che vanno controllati per non farli crescere eccessivamente.
- Ci sono piante invece, come la vite, che ha bisogno della potatura verde nel pieno della stagione vegetativa.
- In estate è il turno delle rose, successivamente alla meravigliosa fioritura primaverile che termina nel mese di giugno.
4 consigli per una potatura sicura ed efficace
- Procuratevi gli attrezzi migliori per potare con poca fatica. Dimensione e tipologia vanno provati; fatevi suggerire gli attrezzi migliori in funzione dell’intervento da effettuare. Il lavoro di potatura richiede cesoie e troncarami di alta qualità proporzionali alla propria mano, oppure un seghetto multiuso con lama dentata e impugnatura ergonomica. Per i rami di grosso spessore occorre un’elettrosega (potenza minima consigliata 1800 w o più).
- Lavorate senza cavo. Motoseghe e tosasiepi a batteria sono molto più pratici da usare e non c’è il rischio di tranciare il cavo elettrico.
- Proteggetevi! Da Viridea trovate guanti e occhiali protettivi, abbigliamento da lavoro e cuffie per proteggersi dal rumore degli attrezzi da taglio a motore.
- Regalatevi una pianta topiaria. Le forme scolpite sono perfette per iniziare ad appassionarsi all’arte del taglio scultoreo e sono molto eleganti, indicate anche per giardini e terrazzi moderni di stile minimalista.
La pulizia dopo la potatura
Per dimezzare i tempi di potatura e ridurre l’impegno faticoso, è utile abituarsi a stendere nell’area di lavoro, dove cadranno i rami e le foglie recise, uno o più ampi teli di plastica.
A lavoro ultimato basterà solo raccogliere i lembi del telo e svuotarne il contenuto nel biotrituratore o nel cassonetto dei rifiuti organici, anziché passare più volte con il rastrello, con la scopa e con la carriola.