Stile prateria con le graminacee

Stile prateria con le graminacee

Le graminacee, con le loro morbide fronde, che fluttuano leggere nella brezza, conferiscono un tocco wild a giardini e terrazzi. Sono piante facili, rustiche e con poche esigenze.

Oltre a essere esteticamente decorative e resistenti ai periodi più caldi dell’anno, richiedono una bassa manutenzione e quindi un notevole contenimento dei costi e del tempo di gestione.

Eppure nell’immaginario comune, a volte la parola graminacea evoca sensazioni negative portando la mente a quelle erbe che ‘invadono’ le campagne. In effetti, l’etimologia delle parola deriva dal latino ‘gramen-minis’ ossia ‘erba’, ma noi stiamo parlando delle graminacee ornamentali, spettacolari piante che regalano contrasti d’effetto rendendo unico lo spazio verde che le accoglie.

La loro comparsa è antichissima; sono infatti piante definite pioniere cioè deputate a colonizzare terreni aridi e a trasformarli per favorire l’insediamento di altri generi vegetali. Dimenticate per decenni, sono state riportate all’attuale notorietà da famosi landscape designer come l’olandese Piet Oudolf che le usa con maestria nei suoi progetti verdi apprezzati in tutto il mondo.

Al posto dei tradizionali fiori, verso agosto producono delle belle spighe che spaziano dall’argento ai toni del rosso sino al marrone bruciato. In altri casi, svettano alti pennacchi o piume che con il vento ondeggiano e a volte rimangono sulla pianta per tutto l’inverno. Ma se non hanno i fiori come avviene l’impollinazione? Attraverso il vento che trasporta il polline. Sistema meno preciso rispetto a quello a opera degli insetti pronubi, ma lo stesso molto efficace.

Coltivarle è semplicissimo

A livello di terriccio si adattano senza problemi a quelli comuni, vogliono un’esigua richiesta idrica, mai lasciarle inzuppate d’acqua e adorano stare al sole, a parte alcune specie da mezz’ombra.

La concimazione può essere fatta una volta all’anno come anche la potatura che è consigliata a fine febbraio con un taglio drastico salvo quelle specie che non si potano.

Ecco una piccola selezione di quelle più rappresentative, sia per colori che per portamento, adatte non solo a chi ha un giardino, ma anche per moderni terrazzi:

Stipa

Sempreverde alta circa 50 cm con lunghi e sottili steli che terminano con delle infiorescenze a pannocchia, resiste ai climi freddi.

Pennisetum

Rustica e resistente alla siccità, in luglio si copre di spighe color nocciola che rimangono sulla pianta per tutto l’inverno.

Carex

Tappezzante da pieno sole, crea dei piccoli cuscini con fogliame che vira dal verde al blu arancione.

Muhlenbergia

Colpisce per le soffici infiorescenze rosa corallo alte sino a 90 cm che attirano le coccinelle.

Festuca

Dalla forma compatta tondeggiante, in primavera ha un colore dorato per poi virare al verde lime in estate.

Cortaderia

Nana sempreverde dal fogliame variegato di giallo con appariscenti pennacchi piumosi.

Calamagrostis

Perenne con fogliame verde brillante e infiorescenza a pannocchia rosa che ricorda lo zucchero filato.

Articolo realizzato in collaborazione con Silvia Magnano