Ecogardening significa ridurre i consumi di acqua, con piante meno esigenti, e di concime, preferendo comunque quello di origine organica e biologica. Praticare il compostaggio (che significa ottenere terriccio fertile a costo zero), riciclare tutto ciò che è possibile e curare le piante con formulati 100% di origine naturale, sono gesti semplici e applicabili senza problemi anche nei piccoli spazi. Così come è facile scegliere fiori e piante ben adatti al clima sempre più caldo, capaci di attirare uccellini, piccola fauna e insetti utili, e sostituire il prato all’inglese, bello ma delicatissimo, che richiede molta acqua e molte cure, con un manto erboso meno esigente, lasciando magari qualche zona a “prateria fiorita”, un vero spettacolo naturale che offre nettare alle amiche api. Non mancheranno anche scelte legate alle tecnologie sostenibili: attrezzi a batteria (più silenziosi e quindi con minore impatto acustico, e senza scarichi di fumi inquinanti), magari alimentati da pannelli fotovoltaici; centraline per gestire con totale semplicità le irrigazioni su misura, senza sprechi. Indispensabile anche applicare la pacciamatura (preferibilmente naturale, di corteccia o cippato di legno, oppure minerale, come il lapillo) per proteggere il terreno dalla disidratazione, riducendo così i consumi idrici, e anche dalla perdita di fertilità naturale.
Il risultato? Un verde accogliente e fiorito, ma anche meno esigente, con risparmio di denaro, minore fatica e maggiore tempo a disposizione.
Non è certo poco, non resta che provare…
I risultati si vedranno subito!