Scheda botanica
Il genere Sarracenia appartiene alla famiglia delle Sarraceniaceae e comprende 8 specie. Sono tutte erbacee perenni originarie del nord America e gli ascidi di alcune specie riescono a raggiungere la lunghezza di un metro. Le Sarracenie hanno ascidi (gli ascidi sono foglie modificate fino a formare un contenitore nel quale sono presenti gli organi atti a digerire le prede) con colorazioni che vanno dal verde al rosso e non portano altro tipo di foglie. La fioritura avviene all’inizio della fase vegetativa, da marzo a giugno.
Tipo di trappola
La trappola è ad ascidio di forma conica: può essere portato allungato, più corto e tozzo oppure schiacciato a terra a seconda della specie. L’imboccatura è sormontata da un’opercolo che evita che la pioggia diluisca i liquidi atti a digerire le prede; questi liquidi sono composti oltre che dagli enzimi secreti dalla pianta anche da alcuni acidi prodotti dai batteri che vivono nell’ascidio . Le prede vengono attratte grazie alla produzione di nettare profumato e alla colorazione della trappola; le sostanze cerose che ricoprono l’ingresso le fanno scivolare ed i peli rivolti verso il basso impediscono che scappino.
Ambiente
Le sarracenie vivono nelle zone paludose e temperate del nord America anche se alcune specie sono state importate e si sono naturalizzate in Europa, più precisamente in Svizzera, Irlanda, Inghilterra e Germania.
Terra
Necessita di una miscela composta da tre parti di torba e 1 di sabbia silicea. In commercio si trovano terricci specifici per le piante carnivore.
Acqua
La sarracenia ha bisogno di terreno costantemente umido ed è quindi ottimale porre un sottovaso contenente almeno 2 centimetri d’acqua piovana o distillata.
Luce
Adora il pieno sole ma con temperature non superiori ai 38° C, per questo, nelle calde giornate estive è consigliabile posizionarla a mezzombra.
Concime
Non necessita di concime che, come per molte altre piante carnivore, risulta anzi nocivo. Prende i pochi Sali minerali di cui ha bisogno dagli insetti che cattura.
Curiosità:
Gli opercoli non si aprono finche non è terminata la fioritura per permettere che gli insetti pronubi (sono gli insetti come api e farfalle che, svolgendo le loro normali operazioni, contribuiscono all’impollinazione delle piante) svolgano la loro funzione senza venire catturati
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