I cactus e le altre piante grasse sono più resistenti di quanto comunemente si pensi: anche al Nord possono essere coltivate in piena terra, purché vengano adeguatamente protette durante l’inverno. Alcuni generi, come le Opuntia, resistono senza seri danni fino a -20 °C, ma la maggior parte delle succulente e i cactus tollerano rispettivamente minime termiche fino a 0 °C e -2 °C, al di sotto delle quali non c’è speranza di vederle sopravvivere. Detto questo, è chiaro che nelle condizioni ideali prospereranno grandi e rigogliose, come accade sulle coste liguri e meridionali, dove animano giardini scultorei di grande suggestione. Perfino a Merano, nei giardini botanici di Castel Trauttmansdorff, c’è una collezione di succulente possenti e straordinarie (adeguatamente protette durante i mesi invernali da una serra rimovibile dotata di ventilazione ad aria calda).
Benché associate ad ambienti desertici, le cactacee tollerano bene la salsedine e i venti salmastri, e prosperano quindi felici negli ambienti asciutti e ventosi, come le coste tirreniche e insulari, particolarmente amate dagli Echinocactus, le Opuntia e i Ferocactus. Viceversa, queste piante soffrono molto l’umidità e quindi chiedono cure e attenzioni aggiuntive nelle aree più umide, per esempio le zone lacustri.
Fattore fondamentale per tollerare il freddo e superare l’inverno è avere le radici ben asciutte, quindi il maggior pericolo deriva dagli autunni piovosi che inzuppano la terra intorno all’apparato radicale. Il segreto del successo in questo caso è fornire ai cactus un ottimo drenaggio: per esempio coltivandoli su un terreno in leggera pendenza o su un suolo prevalentemente sabbioso e sciolto, situazioni che favoriscono lo scorrimento rapido dell’acqua. In alternativa, in fase d’impianto, occorre scavare una buca profonda circa 1 m e disporre sul fondo uno strato di 50 cm di materiale drenante (argilla espansa o ghiaia).
Le cactacee sono invece poco esigenti riguardo al tipo di terreno, anche se conviene migliorare un suolo pesante o argilloso incorporando sabbia e terriccio per renderlo più arioso.
Per saperne di più: Cactus, le piante del futuro – Giardinaggio 6/2009