Il trapianto di un arbusto, soprattutto se vecchio e di dimensioni rilevanti, è un’operazione che è meglio programmare in primavera, anche se poi si effettua in autunno. La preparazione in primavera consiste nel far sì che il suo apparato radicale fibroso (costituito dalle radichette più sottili) il quale è deputato a prelevare acqua dal suolo, sia ben sviluppato al momento del trapianto. A questo scopo, per il trapianto di un arbusto occorre scavare una stretta trincea, profonda circa 30 cm, tutt’intorno alla pianta: alcune radici verranno così tagliate, ma in tal modo si stimolerà lo sviluppo delle radichette. La trincea va poi riempita di nuovo con la terra rimossa. Quando deciderete di passare all’estrazione dell’arbusto, con una vanga dovrete nuovamente scavare una trincea, più profonda, cercando questa volta di restare un po’ all’esterno rispetto alle estremità dei rami. Nel praticare la buca, dovrete lavorare con un forcone verso l’interno dell’apparato radicale togliendo quanta più terra possibile, al fine di ridurre il peso della zolla: questo lavoro va ovviamente effettuato con la maggior delicatezza possibile. In seguito, si opera di nuovo con una vanga da tutti i lati della pianta, per ritagliare la zolla, finché essa non sia completamente liberata dal suolo. Quindi si apre un sacco nero di polietilene e lo s’infila da un lato sotto la zolla, smuovendo l’arbusto mediante successive inclinazioni, per fare in modo che essa entri interamente. Infine, annodate il sacco attorno al fusto della pianta per proteggere le radici. L’ultimo passo avviene con il trapianto dell’arbusto nella nuova buca, già praticata in precedenza, ricordando di togliere il sacco di polietilene ed eventuali corde utilizzate per annodarlo, cercando di mantenere la stessa profondità d’impianto cui l’arbusto si era abituato. Bagnate in abbondanza per diversi giorni. In questo modo il vostro arbusto vivrà più sano e vigoroso.