Ficus benjamina

Ficus benjamina

Il Ficus benjamina è una pianta tropicale, alta 3 m; crescita medio-lenta, molto longeva; fusto legnoso, cilindrico, con esili rami; foglie piccole, lanceolate, verde intenso. E’ considerata una pianta purificatrice dell’aria.

Ha origine in India, nel Sud-Est asiatico, in Malesia, nelle Filippine, in Australia e nelle isole del Pacifico meridionale.

FACILITA’ DI COLTIVAZIONE ♣♣♣♣♣

Pianta facile che tollera bene la vita in casa e in ufficio e può vivere per molti anni. I rametti apicali con 3-5 foglie possono essere messi a radicare in terriccio misto a sabbia, da conservare sempre leggermente umido; il vasetto ha bisogno di un ambiente molto luminoso e con elevata umidità. La radicazione avviene in qualche settimana. Dopo l’acquisto è consigliabile il trapianto in un vaso di una o due misure in più; in seguito, è sufficiente un rinvaso ogni due anni. Per gli esemplari in grandi vasi è sufficiente il ricambio del terriccio superficiale, una volta all’anno.
Utilizzate un terriccio per piante verdi o un substrato universale di alta qualità: il terriccio per piante verdi è l’ideale, perché leggero e drenante. Potete anche utilizzare il terriccio universale.
Non usate mai terriccio vecchio, proveniente da altre coltivazioni: è troppo impoverito.
Per un rinvaso ben fatto, svasate il ficus senza spezzare la zolla di radici, che deve restare compatta. Sul fondo nel nuovo contenitore, di una o due misure più grande, collocate uno strato di biglie d’argilla per favorire il drenaggio dell’acqua e ridurre il rischio di ristagno idrico, che fa marcire le radici.

TEMPO NECESSARIO PER LA CURA ♣♣

Richiede poche attenzioni: sufficiente una-due innaffiature alla settimana e occasionali pulizie del fogliame per conservarlo lucido e sano. La pulizia delle foglie è indispensabile e va fatta con regolarità; la pianta va mantenuta libera dai rametti secchi nella parte interna della chioma.
Se la pianta ha raggiunto dimensioni eccessive, può essere potata in primavera, anche per ottenere una chioma più compatta e ordinata.
Il terriccio deve essere sempre leggermente umido; in genere si innaffia ogni 4-5 giorni in estate, ogni 8-10 giorni in inverno. Prima di innaffiare, meglio tastare il terriccio con le dita per verificare il livello di umidità. Dopo mezz’ora dall’innaffiatura, svuotate il sottovaso se c’è ancora acqua.
Sono molto utili e gradite dalla pianta le vaporizzazioni di acqua sul fogliame, con acqua a temperatura ambiente.
Il ficus benjamina ha un fabbisogno nutritivo medio: va concimato da aprile a settembre ogni 10-12 giorni e da ottobre a marzo ogni 20-25 giorni. Mai eccedere con il concime: nel dubbio, meglio poco che troppo. Prima di concimare è bene inumidire il terriccio.

VALORE ESTETICO ♣♣♣♣

Fogliame molto decorativo, ideale sia in casa che in uffici, negozi, centri commerciali…
Le foglie possono essere interamente verdi oppure variegate con macchie bianche o gialle o bordo bianco o giallo. Alcune varietà hanno le foglie leggermente arricciate o con margine ondulato, come l’elegante e robusta varietà “Danielle” che ha buona resistenza anche alle basse temperature (minima consigliata +12/+13 °C). Viene proposto in molte dimensioni diverse, da quelle mini (altezza circa 20-30 cm) fino agli esemplari di maggiori dimensioni e anche in forma arborea, in ampi e profondi vasi indicati per grandi ambienti. Viene anche coltivato con tre fusti intrecciati fra loro e chioma ad alberello, oppure in forma bonsai.

Ambiente:

Ha bisogno di vivere in piena luce, ma non al sole. Se la luce naturale è insufficiente, le foglie cadono anche senza ingiallire.
Tollera il caldo e l’afa in casa, ma non resiste al freddo: la temperatura minima consigliata è 14-16 °C. Resiste fino a 10 °C. La pianta non va esposta a correnti d’aria fredda e non va messa vicino a fonti di calore.

Abbinamenti:

I piccoli esemplari possono vivere in larghi vasi con altre piccole piante tropicali amanti della luce intensa.

Il valore aggiunto:

Come altre piante da interno (anturio, croton, spatifillo filodendro.,..) il ficus ha la virtù di depurare l’aria di casa assorbendo nelle sue foglie, in modo permanente, alcune sostanze tossiche (formaldeide, benzene emesso dalle auto, composti del fumo di sigaretta), senza alcun danno per la pianta.

Problemi e rimedi:

  • Le foglie cadono: carenza di luce, colpo di freddo o di caldo (dai termosifoni). Spostare in luogo più luminoso, lontano da correnti d’aria e fonti di calore.
  • Il fusto si inclina verso la luce? Problema di illuminazione; girate spesso l’esemplare per esporre ogni lato della chioma alla luce naturale.
  • Foglie gialle con ragnatele sulla pagina inferiore: attacco di ragnetto rosso. Aumentate l’umidità vaporizzandolo più volte al giorno e impiegate sulla pianta un insetticida-acaricida.

Curiosità:

  • Il nome deriva dalla similitudine delle foglie di alcune specie di ficus con il comune fico da frutto; F. benjamina deriva dal termine benyan con cui è conosciuta questa pianta in India.
  • Nelle sue terre d’origine questa pianta assume dimensioni imponenti sia in altezza che in larghezza, emettendo radici aree che giungono a terra formando un intrico di tronchi. In Thailandia è considerata la pianta nazionale; l’albero è ritenuto sacro per la religione buddhista.
  • Esprime riconoscenza e rispetto; in Asia è la pianta del benvenuto, simbolo di accoglienza.

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