Il cane della prateria (Cynomys ludovicianus) appartiene alla famiglia degli scoiattoli ma ha vita terricola scavando gallerie nel sottosuolo. Originario degli States ha vita essenzialmente diurna e deve il suo nome al tipico vocalizzo simile all’abbaiare di un cane. In natura i cani della prateria si organizzano in società complesse di numerosissimi individui occupando decine di metri quadri di terreno.
Per alloggiare opportunamente il nostro amico cane della prateria dovremo allestire una gabbia il più possibile ampia, ma almeno di un metro di lato, larghezza ed altezza. Il substrato della gabbia deve permettere agli animali di scavare gallerie ma al contempo deve essere pulito, rimovibile, atossico, adsorbente e poco polveroso, per cui all’uopo si possono impiegare fieno, carta da pacco, pellet di segatura.
Il cane della prateria ama giocare rosicchiando tronchetti di legno tratti, ad esempio, dagli alberi da frutta, attività questa che facilita anche il continuo pareggiamento dei denti incisivi, in crescita continua, ed evita che l’animaletto si aggrappi con i denti alle sbarre della sua gabbia. Per quest’ultimo motivo sarebbe meglio utilizzare gabbie con le pareti lisce, benché sia garantita una costante buona aerazione.
Essenziali sono sicuramente dei nidi in cui i cani della prateria possano rifugiarsi.
Collocheremo due mangiatoie: una per le miscele di sementi secchi e l’altra per riporre frutta, verdura e cibo fresco in genere senza che si sporchi a contatto con la lettiera. Il fieno verrà invece collocato nella rastrelliera appesa esternamente alla gabbia sicché non venga inquinato dall’urina. Un beverino a goccia fornirà l’acqua, spesso rinnovata, fresca e pulita. La gabbia andrebbe collocata alla temperatura ideale di 20-23°C; in inverno questi roditori vanno incontro ad una sorta di torpore letargico riducendo la loro attività e l’assunzione di cibo, ed aumentando in modo esponenziale le lunghe ore di sonno. Dovremo rispettare questa esigenza fisiologica e metabolica del nostro amico senza stressarlo volendo continuamente destarlo per giocarvici insieme.
Se si possedesse un piccolo giardino l’ideale sarebbe alloggiare alcuni di questi simpatici, curiosi ed intelligenti roditori in una voliera parzialmente interrata in modo che i cani della prateria possano scavare gallerie ed allestire tane nel terreno come è loro consuetudine in natura.
Linee guida per la corretta gestione ed il benessere degli animali non convenzionali. S.I.V.A.E.
Dott. Marco Gentile Medico Veterinario Albo 1622 Torino