Il citello è un animaletto tenero e piccino, molto docile, rarissimamente mordace (e se lo fa, delicatamente, è piuttosto per la curiosità di assaggiare). E’ originario dell’Europa, dai Paesi del nord-est sino alla Bulgaria, alla Grecia ed alla Turchia. Fa parte della famiglia degli scoiattoli ma conduce la sua vita sul terreno, raggruppato in colonie anche di 50 individui che si muovono tutti insieme, di giorno, cercando vegetali, germogli e occasionalmente insetti e lombrichi. Questi caratteri etologici ci dicono subito che: è un animale socievole, gregario e diurno, pertanto gli sarà facile inserirsi nella nostra famiglia e potremo giocare con lui durante il giorno senza il rischio di stressarlo interrompendone il sonno che, come per noi, avviene di notte. Una curiosità: in natura ha l’abitudine di ritirarsi tre ore prima del tramonto nelle tane sotterranee chiudendone con terra e sassi l’entrata, per uscirne solo al mattino, tre ore dopo il sorgere del sole. E la sua attività manterrà lo stesso ritmo anche in casa!
Il trasporto fino a casa ed i primi giorni
L’ideale è una gabbia molto ampia dove poter tenere più individui per essere allevato in compagnia. Il fondo dovrà essere molto spesso per permettergli di scavare, e poi potremo sbizzarrirci a creare una rete di tunnel scale e ruote per guardarlo divertirsi in perenne movimento. Non è un animale timido, trattiamolo con delicatezza di modo che possa fi darsi delle nostre mani, ma non dovremo temere di poterlo stressare, chiedendogli garbatamente di interagire con noi e ricompensandolo con qualche leccornia come una tarma del miele o della farina.
Le principali cure
Posizioniamo la gabbia in buona luce, al riparo dalle correnti d’aria e lontano dai caloriferi. Controlliamo che si muova agilmente, che il mantello sia compatto e lucente. Che le feci siano formate ed asciutte. Che l’occhio sia nero, vispo, ben aperto. Che il musetto sia pulito e non imbrattato di muco: tutti segni del benessere fi sico e psicologico del vostro citello ed indice del suo buon adattamento alla nuova casa. In vicinanza del solstizio d’inverno (21 dicembre) i citelli, molto legati al ritmo delle ore di luce, possono presentare torpore ed inappetenza: vivendo in casa non andranno mai in letargo ma potrà essere opportuno aumentare le ore di luce con una lampada artifi ciale e stimolarlo maggiormente a giocare per mantenerlo più attivo.
L’alimentazione
Va nutrito con fieno di prato polifi to di ottima qualità e verdure molto pigmentate e ricche di fi bre per evitare gli eventuali problemi causati dal mancato consumo dei denti che sono a crescita continua, come nei conigli. Di tanto in tanto andranno aggiunte piccole quantità di lombrichi, chiocciole con guscio o larve di insetti, soprattutto tarme del miele e della farina reperibili nei negozi per animali specializzati. E’ bene dare al citello pezzettini di frutta previamente lavata ed asciugata, come pure la verdura, anche se l’eccesso di quest’ultima potrebbe troppo ammorbidire le feci che devono invece sempre essere formate ed asciutte. L’acqua sarà somministrata per mezzo di un beverino. Non somministreremo mai latte e latticini.
Il pane, meglio se raffermo, tende comunque a fare troppo ingrassare.
Norme sanitarie generali
Premesse le norme alimentari e gestionali succitate il citello è un animale sano e robusto, poco soggetto agli stress. Si porrà maggiore attenzione solo agli sbalzi di temperatura per ridurre i rischi di raffreddamento, al cibo fresco, asciutto e senza terriccio onde evitare entero-coliti e meteorismo intestinale. Non sono previste vaccinazioni, ma un controllo veterinario ogni 4-6 mesi può essere opportuno per rassicurare sulla giusta procedura di allevamento.
Dott. Marco Gentile,
Medico Veterinario
Albo 1622 Torino