La sensazione di poter fare pochissimo con le proprie scelte va superata: ogni singolo gesto che facciamo lascia la sua impronta, positiva o negativa, sull’ambiente che ci accoglie, anche in casa e sul luogo di lavoro. Stanze ricche di verde significano più serenità e meno stress, più ossigeno e meno CO2, catturata dal fogliame. Ecco quattro fedeli complici della nostra personale guerra al climate change: dopo l’acquisto vanno subito trapiantate con un terriccio di alta qualità, universale o per piante verdi.
Monstera: Questa pianta spettacolare dalle grandi foglie viene dalle foreste dell’America centrale e meridionale. Depura l’aria da formaldeide e benzene e partecipa alla riduzione della CO2. Molto resistente.
Dieffenbachia: All’efficace assorbimento di fattori inquinanti, questa specie brasiliana aggiunge la sua bellezza. Ha bisogno di molta luce e molta umidità ambientale.
Aglaonema: Viene dal sottobosco delle foreste asiatiche ed è quindi ideale per ambienti che hanno luce media o scarsa. Alta efficienza nella rimozione di inquinanti nocivi dall’aria.
Pothos: Per chi crede di non avere il pollice verde, ecco una pianta indistruttibile che nelle sue terre d’origine (Asia, Madagascar) è persino infestante. Utile per la depurazione dell’aria indoor dalla formaldeide (rilasciata da colle edilizie di vario tipo) e dal fumo di sigaretta.