Inutile dire che l’acqua è un bene purtroppo esauribile e come tale non solo è un dovere considerarla “vitale”, ma è necessario fare di tutto per non sprecarla. Anche nella gestione quotidiana delle nostre piante o del prato, ci sono alcuni “trucchi” che, se usati con costanza, contribuiranno in maniera sostanziale alla conservazione del prezioso “oro blu”.
- L’irrigazione automatizzata è una pratica fondamentale nel giardinaggio sostenibile. Utilizzando centraline automatiche e appositi tester, è possibile dosare con precisione le somministrazioni d’acqua. Questo sistema permette di sospendere l’irrigazione in modo intelligente, ad esempio se piove o se il terreno è ancora sufficientemente umido.
- La microirrigazione, nota anche come irrigazione a goccia, è una tecnica altamente efficace per ridurre i consumi d’acqua e migliorare la salute delle piante. Questo sistema può essere implementato con tubi porosi o microzampilli, garantendo che l’acqua venga erogata direttamente alle radici delle piante. L’uso di una centralina di controllo dei tempi e dei flussi d’acqua è essenziale per garantire una distribuzione ottimale dell’acqua, riducendo al minimo gli sprechi. Inoltre, rende l’irrigazione praticamente invisibile, poiché i tubicini possono essere facilmente nascosti dal terriccio o dalla pacciamatura, contribuendo così a una gestione efficiente dell’acqua.
- Innaffiare di notte è una strategia intelligente per ottimizzare l’uso dell’acqua. Durante la notte, la terra è meno calda, il che facilita l’assorbimento dell’acqua da parte delle radici delle piante. Inoltre, l’evaporazione è significativamente ridotta rispetto alle ore diurne. Questo approccio non solo favorisce la salute delle piante ma riduce anche il rischio di shock termici.
- Conchette intorno alle radici: L’utilizzo di conchette intorno alle radici è una pratica altamente efficiente per evitare dispersioni d’acqua e garantire che questa venga consegnata direttamente alle radici di fiori, ortaggi, cespugli, alberi e siepi. Queste conchette fungono da guide per l’acqua, ottimizzando l’irrigazione e minimizzando gli sprechi.
- Raccogliere l’acqua piovana: Il recupero dell’acqua piovana è una risorsa preziosa per l’irrigazione sostenibile. Utilizzando cisterne o botti, è possibile immagazzinare l’acqua piovana e utilizzarla per innaffiare il giardino.
- La pacciamatura è una pratica essenziale per conservare l’umidità del terreno e prevenire la crescita di infestanti. Può essere realizzata con materiali come la corteccia, il lapillo o teli specifici. Questo strato protettivo riduce la dispersione di umidità e il bisogno di irrigare frequentemente.
- La scelta oculata delle piante è cruciale per un giardinaggio sostenibile. Optate per piante a bassa esigenza idrica, come le piante mediterranee o le succulente. Queste piante sono in grado di sopravvivere con quantità minime d’acqua, riducendo così la necessità di irrigare frequentemente e il rischio di perdite.
- Se state progettando un terrazzo o un’aiuola, considerate la coltivazione di piante che richiedono poca acqua. Le piante native o adattate al vostro clima sono spesso ideali per ridurre al minimo l’uso dell’acqua. Tra le piante a risparmio idrico troviamo anche quelle con foglie bianche o pelose che riflettono i raggi solari (ad esempio l’olivo di Boemia e la santolina), quelle irrigidite da cere vegetali per limitare la traspirazione (alloro, ligustro), o quelle disposte verticalmente per non farsi colpire dai raggi solari (eucalipto). Per evitare di sistemare le piante in modo dispersivo, disponete le piante a gruppi: collaboreranno per instaurare un microclima umido, ombreggiare il terreno e ostacolare le infestanti.