Nell’allevare i pappagalli è molto importante tenere presente il loro benessere psicologico, ed è quindi importante che in cattività vengano riprodotte per quanto possibile le caratteristiche fisiologiche degli psittacidi in natura.
Dovremo tuttavia conoscere la biologia delle diverse specie di pappagalli in quanto non tutti, ad esempio, provengono dalle foreste pluviali amazzoniche e quindi volendo rispettare un intervallo termico ottimale per l’ambiente in cui essi vengono allevati, si corre il rischio di cadere nell’errore più comune, cioè quello di credere che tutti i pappagalli necessitino di temperature elevate, equatoriali.
E’ generalmente vero che per tutte le specie di pappagallo devono essere evitati i repentini sbalzi termici, e pertanto un soggetto che normalmente vive ad una temperatura casalinga di circa 20°C non dovrà improvvisamente essere messo a dimorare all’esterno in autunno/inverno; tuttavia molte specie di pappagalli vivono in aree geografiche in cui frequenti e notevoli sono gli sbalzi termici stagionali o tra il giorno e la notte.
Se pensiamo ai Cacatua essi vivono nelle aree meridionali dell’Australia ed in Tasmania dove tutt’altro che rare sono le precipitazioni nevose. Anche i pappagalli dell’estremo sud dell’America meridionale, pensiamo ad esempio alla Patagonia o al Cile, per buona parte dell’anno si trovano a vivere a temperature intorno agli 0°C. Una temperatura molto calda invece potrebbe essere gradita ai pappagalli originari della Nuova Guinea o alle varietà di piccoli Lori.
Oltre all’aspetto della temperatura ambientale, la gabbia, ossia l’ ambiente in cui il nostro pappagallo passerà la maggior parte del suo tempo, dovrà essere confortevole ed offrire giochi stimolanti per evitare che il nostro amico, essendo assai intelligente, possa annoiarsi e spegnersi di vitalità.
Fra i mille giochini acquistabili presso i negozi per animali, possiamo tuttavia produrre ed inventarci noi stessi alcuni graditi diversivi per i nostri amici volatili. Spesso più gradito di un articolato e costoso gioco industriale, è un semplice tronchetto o ramo di salice o di un albero da frutta, dal legno non tossico (evitiamo le conifere resinose).
Valgono anche qui poche semplici regole: non dovremo eccedere nell’introdurre in gabbia troppi giochi contemporaneamente. L’attenzione e la curiosità sarebbe così vinta dalla confusione o addirittura dal timore con conseguente rigetto o disinteresse. Introdurremo un gioco alla volta in modo che se il pappagallo si stufa, potremo proporgli un ricambio alternativo. Specchietti, altalene, campanelli, scalette sono i giochi più graditi, sempre tuttavia nel rispetto della sicurezza, vuoi per la forma che per il materiali in cui i giochi sono stati costruiti.
Linee guida per la corretta gestione ed il benessere degli animali non convenzionali. S.I.V.A.E.
Dott. Marco Gentile Medico Veterinario Albo 1622 Torino