Per chi ama le felci ma può offrire solo gli ambienti caldi e secchi degli appartamenti, ci sono gli Asplenium, che annoverano specie tra le più rustiche, resistenti e tolleranti l’atmosfera asciutta. Originarie delle zone umide delle foreste tropicali, si sono naturalizzate anche in Europa e quelle di dimensioni più ridotte sono coltivabili con successo in casa. Asplenium nidus è la specie più diffusa come pianta ornamentale: alta tra 60 e 130 cm, ha una rosetta di grandi foglie lucide, verde brillante, intere, con gli orli ondulati e la nervatura centrale scura sul retro. Il nome botanico della specie “nidus” deriva dal fatto che in natura è una specie epifita (non necessita di substrato perché vive sulla corteccia e tra i rami di alberi tropicali) che prende un aspetto somigliante a un nido d’uccello.
Utilizzi
L’asplenium risolve l’arredo di una zona della casa non molto luminosa, dove chiede spazio per allargare le sue fronde eleganti.
Ambiente
Cresce bene in posizione ombreggiata, o moderatamente luminosa, sempre con luce diffusa e mai al sole diretto, che brucerebbe le belle fronde. Sta bene con una temperatura più o meno costante tutto l’anno, compresa tra 18 e 24 gradi; teme gli sbalzi bruschi e le correnti d’aria. Non sopporta il freddo: la temperatura invernale non deve scendere sotto ai 12-14°C, pena la comparsa di macchie brune sulle foglie. Ha bisogno di buona umidità ambientale.
Terreno
Esigente riguardo al substrato, che deve essere leggero e drenato: l’ideale è un miscuglio di due parti di torba, una parte di terriccio fibroso e una parte di sabbia grossolana. Semplificate le cose utilizzando un terriccio per acidofile, che va bene per questa pianta. Si rinvasa ogni 2 o 3 anni.
Acqua
Durante la stagione di crescita si innaffia 2 o 3 volte la settimana, evitando i ristagni idrici, molto dannosi; in autunno e inverno si mantiene appena umido il substrato. Per aumentare l’umidità ambientale, collocare nel sottovaso ghiaia o palline di argilla espansa mantenute sempre umide; utile anche nebulizzare la chioma, ma evitando l’accumularsi di acqua nella rosetta al centro del fogliame.
Concime
Durante il periodo vegetativo si somministra concime liquido per piante verdi, ogni 15-20 giorni, mescolato all’acqua delle annaffiature.
Note
Per non rovinare il bel colore delle foglie occorre evitare di utilizzare lucidanti fogliari e acqua calcarea per le nebulizzazioni: usate acqua demineralizzata o lasciata riposare nell’innaffiatoio almeno una notte.
Abbinamenti
In larghe ciotole può avere alla sua base piccole piante di fittonia o di capelvenere, ma sta bene soprattutto da sola, anche per la forma particolare e la luce del suo fogliame.
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