Questo è un cactus aggraziato e simmetrico, che dà la grande soddisfazione di fiorire solo se l’esemplare è già sufficientemente grande. Acquistandolo già in fiore, avrete la garanzia che continui a produrre corolle ogni estate.
Originario delle zone desertiche del Messico, ha un nome che deriva dal greco astér (stella) per la tipica forma delle costole del fusto che, osservato in sezone dall’alto, lo fa somigliare a una stella. Ha un fusto globoso formato da quattro a otto sezioni divise tra di loro da solchi più o meno profondi. I fiori, giallo zolfo, si sviluppano dalle areole (punti in cui nascono le spine) presenti alla sommità del fusto, in estate, ma solo su esemplari alti almeno 20 cm. A. ornatum si caratterizza per le costolature molto prominenti che presentano spine marginali molto robuste e cuticola screziata da bande biancastre. A. myriostigma è privo di spine e ha 3-7 (di solito 5) costole verticali. Le cure sono pari a zero.
Utilizzi
È talmente perfetto e simmetrico da essere protagonista ovunque lo si collochi, purché l’esemplare sia sufficientemente grande: nella roccaglia in giardino, oppure in vaso su tavolini e mensole basse, dove si abbia una visione dall’alto per apprezzare la simmetria dei suoi fusti.
Ambiente
Si può coltivare in piena terra nel Sud Italia, per es. nella roccaglia, ma solo in posizione molto soleggiata e riparata, tenendo a portata di mano teli di plastica per proteggerlo da repentini abbassamenti di temperatura; nel resto d’Italia solo in vaso. Deve stare tutto l’anno in pieno sole, anche in estate, facendolo acclimatare a mezz’ombra dopo averlo messo all’aperto se ha trascorso l’inverno senza sole. Sopporta temperature anche molto elevate, ma la minima non deve scendere sotto +4 °C. Da ottobre a marzo la pianta va protetta in un luogo con temperatura compresa fra 5 e 15 °C.
Terreno
La terra del giardino deve essere molto leggera e ben drenata, eventualmente aggiungendo uno strato di ghiaia grossolana sul fondo della buca d’impianto. In alternativa, vive in vaso o in ciotola di terracotta, di diametro di 2 cm superiore alla circonferenza della pianta, con rinvaso ogni 3-4 anni data la lentezza di crescita. Il substrato deve essere molto sciolto, composto da terriccio per piante grasse e con drenaggio perfetto (biglie d’argilla sul fondo del contenitore).
Acqua
Le annaffiature devono essere regolari, ma senza ristagni idrici: annaffiate solo quando il terriccio è veramente molto asciutto, perché l’astrofito è molto sensibile al marciume radicale. Si annaffia solo tra aprile e settembre, lasciando la pianta all’asciutto nei restanti mesi.
Concime
Da aprile a settembre si somministra il concime ogni 20 giorni nell’acqua d’annaffiatura sotto forma di un prodotto liquido per piante grasse.
Note
Come per tutte le Cactacee, i fiori hanno breve durata, al massimo si aprono per tre giorni consecutivi, chiudendosi ogni sera. In natura i fiori compaiono all’inizio della primavera, quando le sporadiche piogge consentono ai semi di germogliare; in coltivazione appaiono da maggio-giugno fino ad agosto.
Abbinamenti
Le sue forme sono talmente perfette che non richiedono, né tollerano altre piante nei dintorni, nemmeno della stessa specie.
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