Anche se può sembrarci improbabile la presenza di piombo presso le nostre abitazioni e negli ambienti a noi familiari, molte sono in realtà le fonti di questo metallo pesante. Esso si può trovare nel giocattoli per bambini, in quasi tutte le vernici, nelle batterie, nelle lampadine, oltre che nel gas di scarico delle autovetture, in taluni lubrificanti e spesso nei semi per agricoltura che vengono rivestiti con arseniato di piombo.
Il principale effetto tossico del piombo si verifica a carico dei globuli rossi che vengono rapidamente distrutti ed a carico del midollo osseo dove si riduce drammaticamente la produzione degli eritrociti medesimi. Inoltre il piombo compete col calcio a livello delle giunzioni neuro-muscolari determinando demielinizzazione delle fibre nervose, riduzione della trasmissione nervosa ed edema cerebrale. I sintomi dipenderanno dalla sede in cui maggiormente il piombo si sarà depositato e dalla specie di uccello colpita ma generalmente potremo osservare convulsioni, spasmi muscolari, incoordinazione dei movimenti, anemia, aumento smodato della sete (polidipsia) e delle minzioni (poliuria), diarrea con feci scure colore del cioccolato, anoressia e talora vomito.
Per quanto riguarda la terapia, si può tentare la somministrazione sottocutanea o intramuscolare del principale chelante del piombo, l’edetato di calcio Ca EDTA, alla dose di 30-50 mg/kg, e continuando la terapia per almeno 48 ore dopo la scomparsa dei sintomi. Ci raccomandiamo tuttavia rivolgervi a medici veterinari competenti in animali esotici per non compromettere ulteriormente una situazione già grave.
Dott. Marco Gentile, Medico Veterinario, Albo 1622 Torino