Le nostre città sono ostaggio del cemento: basta alzare gli occhi per vedere decine e decine di migliaia di balconi e terrazzi inutilizzati. Eppure anche quei pochi metri quadrati possono regalare grande soddisfazione, e moltiplicando per gli innumerevoli spazi esterni di palazzi e condomini, è facile capire che si può avere una città più verde e accogliente, più ricca di natura.
È anche il climate change che ci chiama a inverdire i terrazzi: per evitare che diventino inutilmente bollenti e per fare in modo che, ricchi di verde e fiori, possano ospitare anche la piccola fauna utile (api, farfalle, uccellini…)
Trasformare il balcone in un’oasi privata di bellezza e benessere ha quindi anche un ruolo nel contesto della comunità in cui viviamo. Ognuno può scegliere il suo stile: un romantico mondo di fiori colorati o un orto in vaso con sapori da cogliere allungando una mano. Poche le regole, ma una non trascuratela: un piccolo impianto di irrigazione a goccia, alimentato da un rubinetto o una minicisterna, conserverà il vigore della vegetazione anche quando le temperature, in estate, arrivano a livelli record… e ce ne andiamo in vacanza.