Esistono bonsai facili per iniziare ad approcciarsi a questo tipo di piante.
Per chi è alle prime armi sarà più complicato avviarsi verso la coltivazione di specie caducifoglie (acero, quercia, castagno, frassino, faggio, melograno, alberi da frutto) e anche conifere (come i vari tipi di pino e ginepro) che possono sembrare inizialmente facili e robuste. Infatti, per conservarle e per mantenere il corretto rapporto di dimensioni occorrerà mettere in programma le necessarie potature, le cimature dei germogli, le operazioni di defogliazione parziale o, in rari casi, quasi totale. E poi il cambio del vaso e un regime di concimazione speciale. Dunque, se non si è esperti, meglio preferire le specie più classiche, eleganti e facili, anche se meno spettacolari.
I più facili
Per fortuna, poi, non tutti i bonsai sono delicati e difficili. Alcuni tipi di Ficus, Zelkova, Carmona e Serissa, specie normalmente suggerite come bonsai per interni, hanno effettivamente esigenze piuttosto scarse e forme comunque affascinanti:
- Murraya paniculata è un buon bonsai d’interno per principianti: i fiori, bianchi e profumati, ricordano quelli del gelsomino, mentre le piccole bacche, che si formano in estate, sembrano arance in miniatura.
- Facile anche Ficus retusa, che vive bene in casa, in piena luce, e d’estate all’aperto all’ombra luminosa dove il fogliame riduce notevolmente le dimensioni favorendo la sua bellezza miniaturizzata.
- Crassula arborescens, infine, succulenta robusta e molto decorativa, si forma con facilità e con un naturalissimo aspetto di albero. Va tenuta in una zona molto luminosa e con temperatura non inferiore ai 10 °C d’inverno; d’estate va portata all’aperto, in mezz’ombra o ombra molto luminosa, anche al sole per qualche ora, di mattina o al tramonto, evitando i colpi di calore.
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Foto: ©Giardinaggio