Il dragoncello (Artemisia dracunculus) è una pianta aromatica erbacea, originaria dell’Asia centrale, della Russia Meridionale e della Siberia.
Si presenta con foglie strette lanceolate e allungate di colore verde chiaro che sprigionano un aroma molto intenso. Il dragoncello va raccolto prima che i piccoli fiori, di colore giallo-verde raggruppati a pannocchia, si schiudano, così che il suo sapore risulterà essere molto più intenso.
Molto utilizzato nella cucina toscana e in quella francese per insaporire pesce, uova ed altre pietanze (è uno dei componenti principali della salsa bernese che si usa per insaporire la carne alla griglia), ha proprietà antisettiche e digestive. Masticare le foglie riduce le sensibilità delle papille gustative, favorendo l’assunzione di medicine amare. Le radici danno sollievo al mal di gola e l’infuso di foglie stimola l’appetito.
Ingredienti:
150g burro
Dragoncello
Preparazione:
Far ammorbidire (non fondere) circa 150 grammi di burro cui andrà aggiunto un bel ciuffo di dragoncello tritato finemente al coltello, mescolare e riporre in frigo a rassodare.
Il burro fondendo perde l’aria che è al suo interno mentre l’uso di un frullatore scalderebbe il dragoncello, disperdendo le essenze in esso e non durante la cottura.
Curiosità
Il nome del dragoncello, Artemisia, pare gli sia stato dato in onore di Diana Artemide, alla quale si riconosce la proprietà di ristabilire, in caso di necessità, il flusso mestruale; Dracunculus, invece, che significa “piccolo drago” deriva, dal fatto che il cespuglio ricorda questo animale.
Fonte: Piùsapore
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