Tra le piante grasse diffuse nelle nostre case ce ne sono alcune che, se non trascurate nei mesi invernali, saranno capaci di regalarci fioriture puntuali e generose al sopraggiungere della primavera.
Ecco una proposta di cacti epifiti comuni:
Epiphyllum, Hatiora (anche conosciute come Rhipsalidopsis), Hylocereus, Hoya, Rhipsalis e Schlumbergera in natura non affondano le loro radici in terreni assolati, bensì nelle foglie morte che si accumulano tra le ramificazioni più alte degli alberi della foresta tropicale.
Proprio la particolarità del loro habitat di provenienza fa sì che siano tra le succulente che meglio si adattano alla coltivazione in casa: amano ambienti luminosi (preferiscono la luce solare indiretta o filtrata) e freschi, cioè temperature di 10-18 °C in inverno (sotto questa soglia molte specie non sopravvivono) e 21-30 °C in estate.
I cacti epifiti sopracitati necessitano di un terriccio esente da sabbia calcarea, di sola torba e sempre umido, anche d’inverno.
Richiedono anch’esse un breve periodo di riposo vegetativo in autunno-inverno, durante il quale non concimare e annaffiare pochissimo, quel tanto che serve a impedire che la pianta secchi. Al primo cenno di ripresa della vegetazione si riprenderà ad annaffiarle e una concimazione con fertilizzante per piante da appartamento le aiuterà nella formazione dei loro splendidi fiori. Le concimazioni proseguiranno poi con regolarità per tutto il periodo della fioritura.
Per saperne di più: Giardinaggio – N° Gennaio-Febbraio 2009
Foto: ©Giardinaggio
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