Compostiera domestica fai da te

Compostiera domestica fai da te

Chi ama il giardinaggio e ha la possibilità di avere un terrazzo o un giardino non può rinunciare al compost, il migliore fertilizzante a km zero fatto con gli scarti domestici umidi. Oltre a ridurre l’immondizia da smaltire, con i conseguenti benefici per l’ambente, ci permette di risparmiare. Il compostaggio consente di trasformare la sostanza organica, presente nei rifiuti della cucina, dell’orto e del giardino in  un ottimo fertilizzante naturale che arricchisce il terriccio delle nostre piante. Produrlo è semplice, basta comprare una compostiera pronta all’uso, oppure costruirla da soli. Vediamo nel dettaglio come fare:

Occorrente:

  • 1 bidone capiente con coperchio, tipo quelli dell’immondizia in plastica
  • 1 pezzo di zanzariera sufficientemente grande per rivestire parte dell’interno del bidone
  • 1 pezzo di rete in plastica a maglia fitta, grande come la zanzariera
  • 1 trapano punta grossa
  • 1 gomitolo di filo plastificato da giardinaggio
  • 1 sacchetto di argilla espansa
  • 1 sacco di terriccio
  • 1 confezione di lombrichi vivi, reperibili nei negozi di accessori per la pesca

Capovolgete il bidone e con il trapano fate parecchi fori sul fondo e sui lati, dalla base sino al coperchio.

Rigirate il bidone e mettete sul fondo la zanzariera tagliata a disco nella misura esatta della base più 15 cm per il risvolto interno. Praticate dei forellini nella maglia e poi ancoratela con i laccetti in plastica ai fori del bidone. Aggiungete sopra la zanzariera uno strato di circa 8 cm di argilla espansa per consentire il drenaggio del compost. Con la rete tagliata a disco del diametro del bidone più 15 cm per il risvolto, fate una sorta di coperchio per mantenere separati lo strato drenante dal compost e fissatela come come avete fatto con la zanzariera. Ora potete aggiungere lo strato di 20 cm di terriccio con i lombrichi.

Posizionatela sopra un grande sottovaso con alcuni distanziatori per facilitare l’uscita dei liquidi. La compostiera è pronta per essere riempita con gli scarti dall’alto attraverso il coperchio.

Collocatela in una zona esposta al sole durante l’inverno e ombreggiata durante l’estate.

Ricordatevi di mescolare il compost una volta al mese per favorire il ricambio di ossigeno e il processo di degradazione e controllate che sia sempre umido.

COSA COMPOSTARE

Rifiuti di frutta e verdura, gusci d’uovo, fondi di caffè e tè, alimenti vegetali scaduti, scarti di giardinaggio come erba, foglie e fiori appassiti, ceneri di legna, fazzoletti e fogli di carta e pezzi di cartone inumiditi.

COSA NON COMPOSTARE

Materiali ferrosi, carte plastificate, noccioli della frutta, prodotti di origine animale, legno verniciato, vetro, olio esausto,  pannolini, lettiere per animali, batterie, medicinali, tessuti sintetici, cosmetici.

PROCESSO DI STRATIFICAZIONE

Per avere un buon compost è importante sminuzzare tutti gli scarti e alternare gli strati dei materiali ad alto contenuto di azoto come i rifiuti di scarto della cucina e materiali ad alto contenuto di carbonio come le foglie secche e i pezzi di cartone umido. Questa alternanza, che ricorda la preparazione delle lasagne, è fondamentale perché favorisce il processo di decomposizione e mantiene un buon livello di umidità.

COSA SUCCEDE ALL’INTERNO

La trasformazione dei rifiuti organici in humus avviene in presenza di ossigeno, umidità e grazie a una miriade di batteri aerobi che con la loro azione decompongono e mineralizzano i materiali con cui entrano in contatto. Quando la compostiera è piena almeno a metà, il cumulo interno sviluppa una temperatura di circa 40/60 °C. Questo calore è fondamentale per la creazione dell’humus e ha un effetto simile alla pastorizzazione. Se il materiale organico depositato rimane freddo, produce cattivi odori. Se dovesse succedere, occorre rivoltarlo per arieggiarlo in modo da attivare il processo di riscaldamento. Il calore interno rimane attivo per circa 1 mese e poi si riduce rimanendo sui 20°C.

Da quel momento, per avere il compost finale maturo è necessario aspettare dai 6 ai 12 mesi in base alla stagione.

Prima di utilizzarlo, il compost casalingo va setacciato, per separare i pezzi grossolani che richiedono più tempo per la decomposizione.

Articolo realizzato in collaborazione con Silvia Magnano