Contro smog e isole di calore un aiuto da giardini pensili e verticali perchè anche in città si può fare molto per combattere il riscaldamento globale. Tutti conosciamo il surriscaldamento che si genera dal cemento e dall’asfalto, ma alla luce dei gravi problemi di riscaldamento globale, questo problema è diventato di grande attualità, anche per i costi che comporta: diventa davvero difficile evitare l’uso di risorse per la climatizzazione, a fronte di temperature che raggiungono e superano i 40 °C…
Una risposta pratica e realizzabile praticamente ovunque è l’inverdimento orizzontale (tetti e cortili verdi) e verticale (pareti rivestite da rampicanti).
I due palazzi milanesi chiamati “Bosco verticale”, la cui architettura innovativa ha ottenuto premi internazionali, sono diventati celebri proprio per il fatto che ospitano più di 2000 alberi, un esempio di riforestazione urbana. Naturalmente non è possibile ottenere lo stesso risultato in edifici che non sono dotati di requisiti edilizi affini al Bosco Verticale, ma ci sono ottime soluzioni per raggiungere un risultato soddisfacente sul piano estetico e di tutela ambientale.
Ecco qualche consiglio pratico contro smog e isole di calore
Pareti verdi: come fare?
Il rivestimento verticale con piante rampicanti molto robuste e poco esigenti è la prima soluzione a disposizione di chiunque possieda un balcone o un giardino; le pareti inverdite offrono un notevole miglioramento dell’isolamento termico degli edifici, evitando l’irraggiamento diretto dei raggi solari sulla parete, che non si scalda e non irradia il calore all’interno; inoltre, il verde cattura le polveri sottili (PM10) in ambiente urbano, rinaturalizza la struttura edilizia, aumenta la presenza di biodiversità.
Per piccoli spazi è sufficiente dotare le pareti del terrazzo di cassette ampie e profonde e di grigliati fissi o estensibili. Alcuni rampicanti si attaccano al muro (vite vergine, edera…), lasciando i segni delle radici; altri richiedono un supporto al quale fissare i rami (gelsomino, glicine, clematide…). La scelta della pianta è in funzione dell’ambiente e dello scopo: per una copertura permanente occorre un sempreverde (es. edera variegata a foglia grande), se si desiderano fiori si può pensare al falso gelsomino che resiste al freddo, alla splendida passiflora che però non crea una copertura fogliare fitta e ad altre specie rampicanti da fiore (clematide, buganvillea per i climi miti…)
Per coprire rapidamente ampie superfici esistono anche sistemi specifici, concepiti per la realizzazione di pareti verdi: la tecnologia ha fatto importanti passi in avanti per ottenere superfici verticali inverdite, di facile manutenzione, con forte impatto estetico, emozionale e ambientale. Non si tratta di sistemi realizzabili con il fai-da-te: occorre consultare un’azienda specializzata che dispone delle strutture idonee, frutto di nuove tecnologie di coltivazione.