Se è un pappagallo che volete come amico, ma non ne avete mai avuto uno, è bene che si cominci da qualche elemento di base…
Nell’immaginario comune, i pappagalli sono i compagni inseparabili di bucanieri e marinai, appollaiati su una spalla, come sfondo le acque cristalline dei Caraibi o il verde fitto e umido delle foreste tropicali contro cui i loro colori brillanti si stagliano nitidi e allegri.
I pappagalli sono animali spettacolari, intelligenti e piacevoli. A questo proposito è bene però sgombrare il campo da ogni possibile fraintendimento: i pappagalli non sono animali domestici. Sono animali di antica genealogia – il cacatua è un discendente diretto dello pterodattilo – il cui codice genetico è pertanto ormai fissato e immutabile: per quanto si possa cercare di convivere con loro, abituandoli a uno stile di vita domestico, sono e rimarranno comunque specie selvatiche, dal comportamento intimamente segnato dalla vita in libertà. Non solo: la loro sensibilità, piuttosto eccezionale, li rende uccelli di non semplice gestione. Dunque scegliere un pappagallo come compagnia significa farsi carico di un impegno considerevole. Ogni animale merita rispetto e attenzione; non va acquistato sulla base di un capriccio per poi essere trascurato o abbandonato alla prima difficoltà: questo discorso è tanto più valido per i pappagalli, uccelli dalla gestione impegnativa e allo stesso tempo di grande emotività, le cui modalità di comportamento sono fortemente influenzate dall’ambiente circostante.
Questo tipo di uccello è sicuramente un piacevole compagno, allegro e fortemente empatico. Ma è importante essere consapevoli dell’impegno che rappresenta, per evitare di causare all’animale eventuali problemi e a chi lo acquista fastidi inattesi.
Per saperne di più: Bianca Alessandrini, Il manuale dei pappagalli, Giunti 2007