Per gli amanti delle piante succulente dall’aspetto insolito, la Dischidia, conosciuta anche come pianta delle formiche non può mancare sui balconi ombreggiati. E’ una vera rarità ancora poco diffusa nelle nostre case ma anche poco studiata dai botanici che l’hanno gemellata con il genere Hoya per via dei fiorellini dall’aspetto comune alle due specie. Originaria delle foreste pluviali del sud est Asiatico è una pianta epifita che conta diverse specie molto diverse fra loro ma simili nel portamento. In natura, vive nelle umide foreste pluviali, a volte aggrappata saldamente ai tronchi della pianta ospitante oppure alcune varietà sfoggiano lunghi steli carichi di foglioline tondeggianti. Ma non è tutto. Per sopravvivere e per garantirsi l’impollinazione ha escogitato una relazione simbiotica con le formiche arboricole modificando le proprie foglie in strutture cave per fornire a questi insetti un alloggio e un deposito sicuro per le scorte, un perfetto sodalizio tra vegetale e animale.
Tra le specie più diffuse troviamo la D. Nummularia, dalla crescita lenta caratterizzata da minuscole foglie carnose a forma di lente che si sviluppano a coppia lungo i fusti e per questo chiamata ‘collana di monetine’ ma anche ‘filo di nichel’ e ‘bocciolo di orchidea’. Fiorisce a inizio estate con un fiorellino lievemente profumato che ricorda appunto quello della Hoya carnosa.
- imbricata ha la caratteristica di avere delle foglie piatte a scandola che si aggrappano alla pianta ospitante formando un fitto rivestimento che ricorda appunto le tegole del tetto. In primavera regala una discreta fioritura bianca e predilige posizioni a mezz’ombra.
COLTIVAZIONE
Essendo piante da sotto foresta tropicale, durante l’estate possono stare all’aperto in zone ombreggiate mentre nei mesi invernali vanno riportate in casa dove le temperature non devono mai scendere sotto i 16°C. Il bagno con finestra è sicuramente l’ambiente più adatto perché ricrea un clima caldo umido gradito a questo genere di piante. In generale, vanno tenute in piena luce davanti alla finestra schermata da una tenda evitando i raggi diretti del sole. In fatto di acqua, bagnare con parsimonia solo quando il terriccio si asciuga e nebulizzare spesso la chioma. Come le orchidee apprezzano un substrato che garantisca una buona circolazione dell’aria e quindi è consigliato un mix di terriccio arioso con cortecce e fibre di cocco per simulare il loro habitat naturale. Dalla primavera alla fine dell’estate, fertilizzare una volta al mese con prodotti liquidi specifici per epifite e verificare periodicamente la salute delle foglie controllando che non si siano insidiati afidi, acari e ragnetto rosso.
Le Dischidia se ingerite da animali domestici e bambini potrebbero risultare tossiche, quindi si consiglia di stare attenti e di trovare una posizione inaccessibile per evitare problemi.
Scheda sintetica
Famiglia: Apocynaceae
Nome scientifico: Dischidia
Nome comune: Pianta delle formiche
Dimensioni: da 25 a 90 cm
Terreno: arioso per epifite
Fioritura: primavera – estate
Esposizione: mezz’ombra
Temperatura: da 16 C° a + 35 C°
Concime: in primavera
Irrigazioni: scarse – vaporizzare spesso
Malattie: acari, afidi e cocciniglia
Articolo realizzato in collaborazione con Silvia Magnano
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