Si parla tanto in questi ultimi anni di economia circolare e i più pensano si tratti di materia da “alta finanza”, di argomenti da grandi economisti o governi. In realtà comincia dal giardino di casa nostra.
Nella logica dell’economia circolare, che si pone l’obiettivo mantenere il più a lungo possibile il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse e che riduce al minimo la produzione di rifiuti, il compostaggio dei resti organici (foglie, erba tagliata, residui dell’orto, avanzi di frutta e verdure, gusci d’uovo ecc.) ha un ruolo particolarmente importante nel recupero dei materiali (che si trasformano in ottimo terriccio fertile) e nella riduzione dei consumi energetici.
Le sostanze organiche vengono trasformate dai microrganismi (batteri bio-riduttori) e restituite al ciclo naturale in forma di humus, una vera e propria riserva di nutrimento per le piante. L’operazione è talmente semplice che in molti Comuni esistono incentivi tariffari o agevolazioni per la produzione di compost. Avendo a disposizione un biotrituratore, anche i resti delle potature legnose possono essere utilizzati nel cumulo o bidone del compost. Un gesto semplice, utile, virtuoso, che fa anche risparmiare!