L’elleboro (o Rosa di Natale) è una pianta perenne molto rustica originaria dell’Europa centrale che si sviluppa nel sottobosco e nei prati di montagna. Cresce in ciuffo e può raggiungere i 30 cm di altezza. Le foglie frastagliate sono persistenti, verde più o meno scuro ed i fiori che ricordano le rose di macchia, sono bianchi segnati di rosa o porpora. Presente nella flora selvatica italiana, l’elleboro fa parte della cultura e delle tradizioni del nostro Paese; oggi, partendo dalle specie selvatiche, sono state create molte splendide varietà.
FACILITA’ DI COLTIVAZIONE ♣♣♣♣
Pianta facile e longeva che in condizioni adatte vive per anni in giardino e anche in vaso (profondo in plastica o terracotta è utile per ospitare le vigorose radici dell’elleboro), in balcone e in terrazzo. Dopo l’acquisto, l’elleboro va rinvasato in un contenitore più profondo oppure piantato in giardino. Utilizzate un terriccio universale di alta qualità o un terriccio per piante da fiore.
Collocate sul fondo del contenitore una manciata di concime organico (stallatico in pellet) coperto da un po’ di terriccio per non essere a contatto diretto con le radici.
TEMPO NECESSARIO PER LA CURA ♣♣
Richiede poche cure, basta innaffiare una volta alla settimana in inverno, ogni 3-4 giorni in estate. Durante la fioritura si possono recidere i fiori appassiti per dare vigore a quelli ancora in bocciolo. Indossate i guanti durante l’operazione.
Al termine del periodo di fioritura occorre asportare le parti secche, lasciando la pianta in una zona fresca e umida dove potrà trascorrere l’estate.
Gli ellebori, sia in vaso che in giardino, richiedono irrigazioni in inverno solo quando al tatto il terriccio risulta quasi asciutto (in genere una volta alla settimana). In estate, bagnate ogni 3-4 giorni o quando il terriccio risulta asciutto. E’ consigliabile coprire il terriccio con uno strato di corteccia sminuzzata, che aiuta a conservare l’umidità e riduce la necessità di innaffiare.
L’elleboro ha un fabbisogno nutritivo medio-basso; richiede concimazioni quindicinali nel periodo compreso tra febbraio e giugno e in settembre-ottobre. A fine inverno è utile una concimazione con prodotto organico (stallatico). Il concime, in dosi moderate, va somministrato ogni 10-12 giorni.
VALORE ESTETICO ♣♣♣♣
Fioritura incantevole, bel fogliame verde brillante, prezioso simbolo di auguri e di speranza. Le corolle possono essere bianche, come nel tradizionale elleboro natalizio oppure rosa più o meno intenso, viola, verdi, gialle, screziate e maculate. Ha dimensioni contenute (altezza 30-60 cm); i fiori hanno bei petali larghi e un “cuore” di stami bianchi; in estate l’elleboro conserva un bel fogliame decorativo. Incrociando fra loro specie e varietà diverse, sono nati ellebori con fiori di ogni colore.
Gli ellebori ibridi in genere fioriscono a fine inverno e, se sono in un angolo protetto dal sole forte, rimangono in fiore per settimane.
L’elleboro natalizio (rosa di Natale) è proposto in vaso come bella pianta per il periodo invernale; può essere portato in casa solo per brevi periodi, vive bene in ambienti interni solo se molto luminosi e non riscaldati
I fiori possono essere recisi: si conservano anche una settimana in vasetti, ideali per la decorazione della tavola a Natale.
Ambiente:
L’elleboro ha bisogno di molta luce e poco sole; il luogo ideale ha sole di mattina in inverno e niente sole in estate, periodo in cui ha bisogno di vivere in una zona fresca
e ariosa. In inverno resiste al gelo; le piante in vaso sono più sensibili: meglio proteggere il contenitore sollevandolo da terra con piedini o mattoni, anche per favorire un buon drenaggio.
Abbinamenti:
Vive bene vicino ad altre piante a fioritura precoce come le bulbose (narcisi, crochi…), le primule e le pratoline.
Il valore aggiunto:
Resiste al freddo: l’elleboro è una pianta ideale per balconi, terrazzi e giardini nel periodo invernale; è utilizzato anche come pianta augurale, e per questo viene chiamato anche “rosa di Natale”.
Problemi e rimedi:
- Le foglie anneriscono e/o si afflosciano: terreno troppo bagnato, eccesso di innaffiature. Fate asciugare il terriccio, tagliate le parti appassite. Potrebbe riprendersi.
- In primavera non fiorisce più: è normale, si tratta di una pianta a fioritura invernale.
- In estate le foglie spariscono: normale, la pianta entra in una fase di riposo per riprendere la fase vegetativa a inizio autunno.
Curiosità:
- Il nome Helleborus è di antica origine greca, probabilmente significa “pianta mangiata dai cerbiatti”, perché diffusa nei boschi popolati dalla fauna selvatica.
- L’elleboro è velenoso se ingerito e nell’antichità veniva usato come allucinogeno. Per queste sue proprietà veniva ritenuto capace di evocare gli spiriti dell’aldilà, ed era considerato fra le piante usate dalle streghe per le loro pozioni magiche.
- Simbolo di auguri, è legato ai concetti della speranza, della vitalità e del rinnovamento.