Il fico è adattissimo per un frutteto familiare perché è uno dei pochi fruttiferi che non ha bisogno di trattamenti antiparassitari o anticrittogamici, visto che non ha nemici naturali. Sviluppa frutti dolcissimi e carnosi e non è necessario concimarlo, perché resiste bene e fruttifica anche su terreni molto poveri, e non ha bisogno neppure di potature, se non per l’eliminazione dei rami spezzati.
Con i suoi rami contorti e flessuosi, il portamento aggraziato, la corteccia grigia e le grandi foglie palmate e intensamente aromatiche, non è però solo un’ottima pianta da frutto, ma anche un albero tra i più ornamentali in giardino, il cui fascino aumenta con l’età (via via che il tronco e le ramificazioni si sviluppano contorcendosi): se ben ambientato, accanto a specie provenienti dal medesimo habitat come olivi e oleandri, ha un buon valore estetico e fornisce ombra e frescura durante i mesi estivi.
Sappiate comunque che non sopporta gli inverni troppo rigidi, durante i quali può perdere i rami più giovani pur essendo addossato a un muro, in un punto soleggiato e protetto. Teme anche le gelate e le brinate improvvise in primavera: vegeta al meglio nella zona mediterranea e non dovrebbe mai superare i 600 m d’altitudine. Ama sempre le esposizioni soleggiate, anche al Sud.
Accetta qualsiasi tipo di terreno (purché non bagnato) e può crescere su scarpate e terrapieni, perché non è esigente per quantità di sostanze nutritive. Preferisce comunque un terreno calcareo, sciolto, anche sabbioso, permeabile, sassoso e arido.
Volendo, il fico comunque gradisce un apporto di letame ben maturo o di altro concime organico (compost, stallatico secco) da spargere in autunno, sotto il diametro dei rami, interrandolo con una leggera zappatura (le radici rimangono abbastanza in superficie).
Per saperne di più: Fico, re del Mediterraneo – “Giardinaggio” 7-8/2009