Il finocchio selvatico o finocchietto (Foeniculum vulgare) è un’Ombrellifera originaria delle regioni mediterranee, spontanea e molto comune nel Centro-Sud. È un’erbacea perenne intensamente odorosa, alta fino a 2 m. Le foglie, dotate di una guaina che abbraccia il fusto, sono pennate, ampie, simili a piume ricadenti. Fiorisce da maggio ad agosto producendo ombrelle di 4-10 cm di diametro, composte da piccoli fiori gialli dai quali si ottengono i semi. Il sapore dolciastro ma intensamente aromatico si accompagna a piatti salati e preparazioni dolci. Le foglie sono l’ingrediente principale della pasta siciliana con le sarde. I semi insaporiscono i piatti e salumi come la finocchiona toscana. Si utilizzano le foglie, i semi e l’olio essenziale anche a scopo industriale come ingrediente di aperitivi, bevande e liquori. Questa aromatica non ha nulla a che fare con il finocchio che si consuma in cucina, che è una varietà diversa (azoricum), appositamente selezionata e coltivata per ottenere l’ingrossamento dei fusti. Il finocchietto ha una storia antica: era un ingrediente base della gastronomia degli antichi Romani.
Ambiente
Pianta tipica delle coste mediterranee, teme il freddo del Nord Italia, dove va trattata da annuale oppure va coltivata in vaso da spostare all’aperto da marzo a novembre. Vive in posizione soleggiata ma riparata dai venti che possono abbattere gli alti ma sottili fusti.
Terreno
Il suolo ideale è leggero, povero, calcareo, molto ben drenato, anche sassoso o ghiaioso. Si può riprodurre in vaso miscelando un quarto di terra da fiori, un quarto di terra per piante grasse e metà di sabbia. Il contenitore può essere in plastica o terracotta, del diametro minimo di 22 cm per una pianta.
Semina/trapianto
Si semina in primavera direttamente in piena terra ponendo due-tre semi in buchette distanziate l’una dall’altra di 30 cm circa, oppure in autunno in semenzaio con trapianto a dimora in aprile, bagnando molto fino alla germinazione. Allo spuntare della prima foglia si effettua il diradamento lasciando una sola piantina (la più vigorosa).
Acqua
Richiede acqua durante la bella stagione se vive in vaso; non ha bisogno di irrigazioni in piena terra (con l’eccezione della prima estate, quando qualche sporadico apporto evita che si secchino le foglie piumose).
Concime
Non richiede mai concimazioni.
Note
Si autorisemina facilmente, quindi, dopo la prima semina, probabilmente non ci sarà più bisogno di ripetere l’operazione. Dopo la raccolta dei semi si recide la pianta alla base perché si formino nuovi germogli.
Abbinamenti
Se lo coltivate nell’orto, non abbinatelo ad altre Ombrellifere, come prezzemolo, sedano, carote, bensì ad aglio, cipolla e patate.
Altri utilizzi
Ha molte virtù medicinali, fra le quali la capacità di stimolare la secrezione lattea (e donare al latte materno un buon sapore), attenuando nel contempo il gonfiore ai seni durante l’allattamento.
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