Da anni i gamberetti d’acqua dolce godono di una crescente popolarità tra gli acquariofili ma questo boom è in parte da ricondurre al giapponese Takashi Amano, che inserisce le Caridina japonica nei suoi stupendi paesaggi subacquei.
Un numero sempre maggiore di appassionati impiega i gamberetti d’acqua dolce non soltanto come mangiatori di alghe in un acquario di comunità, ma riserva a questi crostacei una vasca speciale dove possano mostrare a pieno il loro caratteristico comportamento.
In acquariofilia i gamberetti d’acqua dolce si dividono un po’ grossolanamente in 3 gruppi in base alla loro morfologia:
– i gamberetti nani
– i gamberetti filtratori
– i palemonidi
La specializzazione nella raccolta del cibo, sviluppatasi durante l’evoluzione di questi animali, ha portato a una tipica conformazione delle chele, che permette ai vari gruppi di occupare biotopi totalmente differenti e di sfruttare le più disparate fonti di nutrimento.