I gamberi nani sono tra i più interessanti per l’acquario. Questa specie, che con una lunghezza del corpo tra 1,5 e 4 cm restano relativamente piccole, hanno sviluppato alle estremità delle chele fitti ciuffi di setole con cui raccolgono instancabilmente microrganismi e detriti da substrati come sassi, legni morti e piante.
Proprio grazie all’attività di brucare le piante, i gamberetti nani sono diventati famosi come mangiatori di alghe.
Insieme a minuscoli filamenti di alghe asportano da qualsiasi substrato nell’acquario anche microrganismi quali Vorticelle, ife fungine e batteri.
A causa del loro singolare regime alimentare, i gamberi nani sono costretti a raccogliere cibo tutto il giorno e pertanto vivono quasi sempre all’aperto nuotando e arrampicandosi per tutto l’acquario, dove si trovano a loro agio non solo sul fondo, ma anche tra la fitta vegetazione e sugli oggetti decorativi come rocce e legni.
Se però in acquario sono presenti potenziali predatori, come per esempio Scalari adulti o altri grandi Ciclidi oppure grossi caracidi, di giorno i gamberetti si nascondono nei folti cespugli di piante, sotto le radici o in strette fessure.
Molti dei più diffusi gamberetti nani, come Caridina cantonensis, Caridina breviata, Caridina cf. babaulti e Neocaridina denticulata sinensis sono già stati riprodotti in acquario senza particolari problemi.
Alcune specie però, come Caridina japonica, necessitano per lo sviluppo larvale di acqua salmastra o marina e pertanto non è possibile ottenere la loro riproduzione nell’acquario d’acqua dolce usato per l’allevamento.
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