Il nome latino del genere e della specie degli scalari, elegantissimi e noti pesci d’acquario d’acqua dolce è Pterophyllum Scalare, che letteralmente si può tradurre come pesce dalle “ali simili a foglia”. Gli scalari sono originari dei bacini dell’Orinoco, dei grandi fiumi come il Rio delle Amazzoni e del Rio Negro anche se ormai la selezione volta ad esaltarne la bellezza e la leggiadra eleganza ha notevolmente allontanato l’immagine del pesce di acquario da quella ancestrale presente in natura. Il corpo degli scalari è appiattito a disco e su di esso emergono sviluppatissime le pinne dorsale e anale, portate alte e triangolari al punto che, nel suo insieme, il pesce assume un profilo triangolare. Anche la pinna caudale, la coda per intendersi, presenta alle sue estremità dorsale e ventrale due lunghi ed esili prolungamenti, sinuosi come veli. Le pinne ventrali, poi, che emergono da sotto la mandibola, sembrano essersi trasformate in due lunghi baffi. La livrea ha principalmente colorazione argentea con almeno quattro strisce dall’alto al basso di colore nero. Oggi tuttavia si possono trovare varietà di taglia e di colore, fino al rosa o al nero. Gli scalari hanno preferenza di nuotare a mezza vasca e amano essere in gruppo benchè questo possa rappresentare, in caso di sovraffollamento e stress, un fattore di rischio. Lo scalare è infatti un pesce tanto elegante quanto aggressivo e fra di loro essi possono mordersi i lunghi filamenti delle pinne dando adito a brutte mutilazioni foriere di infezioni e spesso poi morte. Gli scalari sono pesci abbastanza statici e lenti ma saranno rapidissimi a divorare qualche piccolissimo pesciolino coabitante lo stesso acquario. La loro alimentazione si basa sulla somministrazione di cibo vivo come chironomo, artemia e dafnie, ma si adattano anche al cibo liofilizzato in scaglie che vengono a mangiare sulla superficie dell’acqua. Necessitano di acqua non dura, povera di carbonati, appena acidula, con temperatura compresa tra 23 e 30°C.
Dott. Marco Gentile
Medico Veterinario
Albo 1622 Torino