I cavoletti di Bruxelles sono i germogli commestibili della varietà gemmifera della Brassica oleracea. Hanno forma globulare, crescono alla base delle foglie principali e sono costituiti da foglioline embricate. Ricorda vagamente il cavolo nero toscano, con la quale condivide anche una coltura molto simile.
Vanno seminati tra aprile ed agosto (giugno è il mese ideale), tenendo conto che il ciclo colturale durerà intorno ai 4 mesi. Si accontentano difficilmente delle temperature: patiscono un clima troppo caldo ma allo stesso tempo non resistono ai freddi intensi. La raccolta avviene una volta all’anno e dura in genere due settimane: le varietà più precoci possono dar frutto già ad agosto, mentre con i cavoletti più tardivi si può arrivare anche a dicembre, sempre che resistano alle gelate dei mesi invernali.
Vanno raccolti partendo dalla parte inferiore della pianta, infatti si sviluppano prima i glomeruli più bassi. Raccogliete i cavoletti più grandi partendo dal basso verso l’alto.
Sono per lo più ortaggi coltivati nel nord Europa. La coltura è iniziata proprio nelle zone limitrofe a Bruxelles. In Italia sono diffuse alcune varietà più o meno difficili da reperire.
Una di esse è il cavolo di Bruxelles Diablo che si coltiva da maggio fino a settembre.
Viene raccolto dopo circa 90/120 giorni dal trapianto.
I cavoletti di forma sferica vengono prodotti in gran numero e si rivelano ottimi ingredienti per la cucina.