I fiori e le piante delle feste, per augurare felicità e fortuna e i suggerimenti per farli durare a lungo, splendidi e coloratissimi, in inverno. Le piante che parlano di festa e di fortuna diventano protagoniste per decorare la casa e per i regali. Ecco una guida per scegliere bene.
I fiori portafortuna
Le tecniche florovivaistiche oggi consentono di produrre piante molto robuste, grazie alla coltivazione in serre supertecnologiche. Sono fiori perfetti per arricchire la casa e per fare un regalo gradito che esprime auguri, fortuna, stima, riconoscenza, affetto e, in alcuni casi, passione amorosa: questo requisito è associato soprattutto alle orchidee. Scegliete le più facili (Phalaenopsis, Cymbidium, Dendrobium, Vanda) se c’è poca esperienza, e quelle un po’ più esigenti (Paphiopedilum, Miltonia, Cambria, Cattleya) per chi ha passione e ambienti idonei per luce e umidità elevata.
La fortuna è associata anche a fiori che parlano di speranza, come le bulbose (giacinti, narcisi e crochi pregermogliati, in vasetti pronti a fiorire, e allo splendido, statuario amarillis dal grande fiore simile a un giglio).
Le azalee si trovano in inverno già fiorite, richiedono un ambiente molto fresco per restare belle a lungo. Non rifioriranno in primavera ma, se tenute correttamente, lo faranno nell’anno successivo.
Auguri all’italiana: le piante della nostra tradizione
Il più tipico dei simboli di auguri legato alle nostre tradizioni è il vischio, pianta cespugliosa emiparassita di alcuni alberi (pioppi, querce, tigli, meli, pini, abeti…), che produce in inverno bacche perlacee. Esprime pace, amicizia e, si dice, favorisce l’amore a chi si bacia sotto i suoi rami. Potete utilizzare il vischio anche per preparare una bella ghirlanda su una base di muschio.
L’italianissimo rosmarino è perfetto per le decorazioni natalizie e festose: rappresenta la buona salute, esprime sincerità, fedeltà e felicità. Potete confezionare ghirlande e centritavola con i suoi rami profumatissimi o regalare una pianta di rosmarino per augurare salute.
L’agrifoglio dalle belle bacche rosse, con foglie coriacee (spinose o liscie, dipende dalle varietà) era usato come simbolo di auguri e di rinascita già in epoca romana. l’Ilex aquifolium è presente nella flora spontanea italiana.