Intendiamo col termine Dendrobatidi (Dendrobates spp.) il nome del genere a cui appartengono diverse specie di rane originarie per lo più del Centro e del Sud America. Le specie appartenenti ai Dendrobatidi sono davvero numerosissime e vengono classificate in base al colore della loro pelle, delle loro abitudini riproduttive e degli ambienti in cui vivono. Ad esempio vi sono alcune specie che depongono le loro uova in una sorta di nido, altre arboricole che le lasciano sulle foglie degli alberi e altre ancora che, schiuse le uova, trasportano i girini e li alimentano con altre uova.
In casa, come simpatici, esotici e alternativi animali da compagnia, possiamo allevare i Dendrobatidi alloggiandoli in terrari a prevalente sviluppo verticale, con un’ umidità molto alta dell’ 80-90% garantita da vaschette d’acqua e da nebulizzazioni giornaliere, provvisto di piante come filodendri, benjamin e photos sui cui rami le ranette possano sostare e nascondersi.
La temperatura ideale del terrario dovrebbe oscillare tra i 23 ed i 28°C con escursione minima notturna fino a 20-21°C . In un’area del terrario senza piante e piuttosto provvista di muschio o di qualche corteccia e pietra disporremo una ciotolina per il cibo. L’alimentazione è costituita da grilli, larve e insetti cosparsi di integratori vitaminici e di sali minerali in polvere e proposti giornalmente senza eccedere in numero di insetti e nella dimensione degli stessi.
I Dendrobatidi, anche allevati in cattività, in appartamento, possono avere un’ intensa attività riproduttiva, e in natura possono effettuare fino a 15 ovodeposizioni all’anno costituite da 20- 30 uova ciascuna. Le uova, mantenute in ambiente umido e a 26- 28°C schiudono in 10-15 giorni.
I girini che ne nascono andranno trasferiti in bicchierini individuali con 1,5- 2 cm di acqua a 25°C e alimentati con fioccato per pesci carnivori e polvere di osso di seppia. La metamorfosi dei girini durerò circa 8- 12 settimane.
Caratterialmente i maschi sono assai territoriali e quindi possono diventare aggressivi fra di loro: meglio è allevare un solo maschio con un piccolo gruppo di 3- 5 femmine. Dovremo fare attenzione al fatto che le femmine, specie in caso di sovraffollamento, tendono ad alimentarsi con le uova deposte da altre femmine.
Dott. Marco Gentile Medico Veterinario Albo 1622 Torino