I gamberetti palemonidi chiamati per la caratteristica conformazione di alcuni loro arti anche gamberetti dalle braccia lunghe, costituiscono uno dei 3 gruppi di gamberetti d’acqua dolce.
A differenza dei gamberetti nani e dei gamberetti filtratori, i palemonidi sono dotati di “vere” chele, come le conosciamo per esempio nei granchi.
Pur cibandosi, come gli altri gamberetti, di detriti, frammenti di alghe e materiale vegetale in decomposizione, molte specie di questo gruppo sono in grado di catturare con le loro chele anche prede più grandi.
Alcune specie del genere Macrobrachhium integrano la loro dieta a base di larve di insetti, vermi e altri invertebrati con prede inconsuete: infatti qualche specie ha sviluppato la sorprendente capacità di nutrirsi di lumache acquatiche estraendone il corpo dal guscio.
Le specie più grandi di Macrobrachium presentano spesso uno spiccato territorialismo e per questo motivo è consigliabile allevare un solo maschio, riconoscibile per le sue chele più grandi, assieme a due o tre femmine.
Specie più piccole, come Macrobrachium lanchesteri e M. kulsiense, anche nei loro biotopi naturali vivono invece in grandi gruppi e si dimostrano molto più pacifiche verso i loro conspecifici; pertanto in acquario questi gamberetti possono essere allevati in piccoli branchi.