Oltre il 60% degli Italiani pratica occasionalmente o regolarmente il giardinaggio, sia in casa che outdoor; e se fino a pochi anni fa la fascia di età era compresa prevalentemente fra i 30 e i 65 anni, oggi si assiste a un fenomeno di “ringiovanimento” del gardening e dell’orticoltura urbana, praticata anche dai giovani fra i 16 e i 29 anni.
Oltre ai social e all’happy hours, i millennials amano il giardinaggio: una rivoluzione verde che ha portato orticelli urbani anche dentro e fuori i locali frequentati da chi ha meno di 30 anni e che ha generato un’attenzione diffusa: le piante, anche se piccole e poco impegnative, non mancano neppure negli appartamenti condivisi da giovani che studiano o lavorano lontano dalle proprie abitazioni native.
Le nuove generazioni cercano la lentezza: gli hipster, giovani della classe media che risiedono tendenzialmente in quartieri emergenti, sono spesso “giardinomani”, amano e curano il verde: è un interesse che riflettono altri canoni di uno stile metropolitano sostenibile. L’hipster, infatti, ama anche la bici, e la preferisce come mezzo di trasporto. Ha una casa tecnologica ma ama i negozi fuori moda come il ferramenta, la drogheria, la merceria e il fioraio; coltiva fiori, pomodori e altri ortaggi in vaso anche come metodo per conservare una slow life. Un bel modo per immaginare città diverse, a misura d’uomo, tecnologiche, green e sostenibili.