Il bulldog francese, cane nobile e aristocratico: in merito all’origine di questa razza c’è un po’ di campanilismo: in effetti per i francesi dovrebbe trattarsi di una razza autoctona, mentre gli inglesi sostengono essa discenda dal bulldog inglese. Di fatto a partire da metà Ottocento il bulldog francese era diffusissimo fra i cocchieri di Parigi, accompagnando gli stessi sulle carrozze, e fra la gente dei cavalli.
Fu per così dire nobilitato quando Edoardo VII d’Inghilterra acquistò per sé un cucciolo di bulldog e questa razza entrò quindi in tutte le case nobili ed aristocratiche britanniche.
Lo standard di razza prevede un’altezza massima consentita di 35 cm al garrese e un peso compreso tra gli 8 ed i 12 kg del maschio.
Il mantello presenta pelo raso e fitto con colorazione grigio quaglia, ossia bianco con macchie tigrate, tigrato nero o tigrato fulvo con o senza ulteriori macchie.
Le orecchie, dai margini arrotondati e morbidi, e di taglia media, portate diritte, sono estremamente espressive e conferiscono al bulldog francese un’espressione un tantino buffa. Gli occhi hanno pigmentazione scura, sono allegri e vivaci.
Oggi scelto come affidabile e dolce cane da compagnia di taglia contenuta, è anche resistente alla fatica, dal fisico asciutto e muscoloso, attivo, oltre che un ottimo guardiano coraggioso ed, in passato, apprezzato cacciatore di topi.
Come tutti i cani a muso prognato, il bulldog riesce a respirare bene senza russare eccessivamente o sforzarsi, ed è opportuno non farlo ingrassare troppo per evitare che il peso eccessivo lo limiti nei movimenti ed un addome eccessivo, comprimendo l’addome limiti il diaframma compromettendo la respirazione.
Dott. Marco Gentile, Medico Veterinario, Albo 1622 Torino
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