Il cane parla. Certo detto così viene da ridere, ma vedremo come sia in grado di esprimersi molto bene con il linguaggio del corpo: grazie ad esso comunicano con i loro simili e con noi. Le orecchie, la coda, i peli, lo sguardo e la posizione del corpo ci possono dire molto su quello che un cane sta cercando di dirci. Questo insieme di caratteri (la posizione delle orecchie, della coda, ecc.) concorrono a definire la “postura”.
Il cane sottomesso
La postura sottomessa è caratterizzata da:
- orecchie rivolte indietro
- coda tra le gambe
- sguardo sfuggente
- posteriore basso
Il cane che vuole dimostrare sottomissione attiva si muove basso a terra, quasi strisciante, e lecca il muso dell’altro. Quando invece si arriva alla sottomissione passiva, il cane si butta a terra, pancia in su, mostrando la regione inguinale. Può anche arrivare ad orinare un poco, se particolarmente giovane od emotivo. Come se volesse dire: guarda come sono piccolo ed innocuo, non farmi del male!
Il cane dominante
La postura dominante è invece quella assunta da un cane che vuole comunicare la sua superiorità gerarchica, la sua dominanza su un altro. Questo vuol dire che si sente sicuro di sé e lo dimostra con il suo corpo: un cane dominante non è per forza un cane aggressivo, come invece molti credono. E’ caratterizzata da:
- orecchie dritte in avanti,
- coda tenuta in vista, ben in alto, ad angolo retto rispetto al corpo,
- il corpo è rigido, duro, ben piantato a terra.
Generalmente, l’individuo dominante tra due cani, si pone ad angolo retto rispetto all’altro, con il muso appoggiato sulle scapole (in termini tecnici si definisce “T-position”).
Non è raro vederne uno porre le zampe sulla schiena dell’altro e assumere una posizione che viene erroneamente interpretata come una posizione di monta, ma che in realtà non ha niente di sessuale. La monta, soprattutto tra cani dello stesso sesso, può essere un chiaro segnale di dominanza: chi monta domina! Il comportamento di un cane che vuole dimostrarsi dominante nei confronti di una persona è simile. Ad esempio, può posizionarsi più in alto rispetto ad essa, mettendo le zampe sul petto o salendo in braccio alla persona. Anche la monta assume lo stesso significato: un cane che monta una gamba od un piede potrebbe voler dimostrare la sua dominanza, la sua superiorità gerarchica. Se la dominanza dovesse trasformarsi in aggressività, è opportuno rivolgersi ad un comportamentalista che ristabilisca i ruoli e ci aiuti a risolvere questo problema.
Alcuni comportamenti sono tipici dei cani aggressivi per dominanza verso i proprietari: non lasciare che una persona li sposti fisicamente da un luogo, ad esempio dal divano; essere possessivi nei confronti del proprio cibo, gioco o osso; obbedire di malavoglia ai comandi (lentamente e ringhiando); rifiutarsi di essere spazzolati o troppo accarezzati. Inoltre tendono a decidere quando giocare e quando smettere. Se il vostro cane vi ringhia o si mostra aggressivo nei vostri confronti, non usate assolutamente la forza o l’imposizione fisica, ma rivolgetevi il prima possibile ad un esperto. Fortunatamente, con l’intervento di una persona qualificata, questi comportamenti inadeguati possono essere risolti nel giro di poche settimane.
L’invito al gioco
La postura di invito al gioco tipica è quella in cui il cane si pone con:
- il posteriore in alto
- le zampe anteriori in basso.
Con questa posizione il cane invita un altro cane o l’uomo a giocare con lui.
Lo scodinzolare viene generalmente interpretato dall’uomo come un segnale di amicizia e di felicità, ma non è sempre così. A volte può capitare di vedere due cani che si avvicinano cautamente, minacciosi e che hanno le punte delle loro code che si muovono velocemente. Il loro atteggiamento e la loro postura sono chiaramente minacciosi, ma, poiché scodinzolano, i proprietari interpretano questo comportamento come amichevole. Non è così. Un cane che scodinzola dimostra la sua voglia di interazione e la sua agitazione, positiva o negativa. Per questo è molto importante saper “leggere” il nostro cane e le sue posture.
Guida alla comunicazione non verbale del cane
Come ultima parte, riportiamo uno schema utile per comunicare, attraverso il nostro corpo, con il cane (Pageat, 1999).
L’uomo comunica con il cane non solo attraverso il linguaggio parlato (vocaboli, intonazione, ritmo, etc.) o tattile (carezze, pacche, etc.), ma anche attraverso i movimenti del corpo che il cane è in grado di codificare perfettamente.
Posizione del busto
- inclinata in avanti (approccio minaccioso: da evitare)
- verticale (neutra: OK)
- inclinata indietro (approccio sottomesso: da evitare)
- abbassarsi sulle ginocchia (approccio amichevole: OK)
Traiettoria di avvicinamento al cane
- diretta verso testa o fianco del cane (approccio dominante e minaccioso: da evitare)
- indiretta, aggirando il cane e avvicinandosi a lui lateralmente, disegnando una curva di avvicinamento (approccio amichevole: OK)
Lo sguardo: direzione e persistenza
- diretto verso gli occhi del cane (provocazione al combattimento: da evitare assolutamente. Mai fissare diritto negli occhi un cane sconosciuto o aggressivo)
- diretto verso la groppa (sguardo del dominante: da usare solo se necessario)
- continuo (approccio dominante o invito al combattimento: da evitare)
- interrotto (tregua o sottomissione o amichevole: OK. E’ sempre consigliabile dare brevi occhiate sfuggevoli ai cani che non si conoscono e che si mostrano aggressivi o spaventati, in questo modo comunichiamo le nostre intenzioni pacifiche nei suoi confronti)
Sai quali sono i trucchi per migliorare il comportamento del tuo cane?
Alcuni suggerimenti e qualche informazione utile a comprendere quale sia la corretta relazione con il tuo cane.