Il cavolo nero è una pianta erbacea commestibile che appartiene alla famiglia delle Brassicacee.
Si distingue per il suo colore molto scuro (da cui deriva il nome) e da una forma molto diversa da ogni altro tipo di cavolo. Infatti, il cavolo nero non è formato da una “testa” compatta, ma si presenta con delle foglie che si sviluppano in orizzontale, lunghe e caratteristicamente lanceolate.
Ha una notevole resistenza al freddo (fino a -10° C) che gli consente di essere coltivato nel periodo autunno-invernale. Sul piatto si presenta in forma migliore quando è croccante e perchè ciò accada è meglio che “subisca” una gelata invernale.
E’ un ortaggio raro che in italia viene purtroppo considerato ed apprezzato solamente nelle regioni centro-meridionali, soprattutto in Toscana, dove viene considerato fondamentale per zuppe, minestre e per la ribollita.
Il caratteristico cavolo nero di Toscana si coltiva da marzo ad ottobre e si raccoglie dopo circa 60 giorni dal trapianto. La maturazione è precoce con foglie lunghe e strette molto scure e molto bollose, croccanti e dall’ottimo sapore da staccarsi gradualmente.
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