Il colibrì è un meraviglioso e microscopico uccellino, stupefacente per le sue dimensioni, per il piumaggio cangiante e colorato e per la straordinaria forma del becco, al punto che in Brasile viene chiamato “bacia fiori”.
Penne e piume, in special modo della coda e del sotto gola, per le loro speciali barbule che le costituiscono, scompongono la luce e riflettono le varie lunghezze d’ onda. Ciò che sorprende i biologi è come possano esistere animali a sangue caldo di così piccole dimensioni, poiché un corpicino tanto minuto ha, rispetto al suo peso, una superficie molto maggiore di un corpo della stessa forma ma di maggiori dimensioni.
Ciò comporta una notevolissima necessità di energia. Un colibrì ha bisogno di una quantità di ossigeno da 3 a 8-10 volte maggiore rispetto a un uccello di media grandezza come può essere un merlo o un tordo. Se poi il colibrì è impegnato nel suo rapidissimo frullo d’ali la richiesta metabolica di energia diventa fino a cinque volte maggiore.
Tutta questa energia viene fornita ai colibrì dal nettare dei fiori della foresta amazzonica e dai piccoli insetti presenti sulle corolle dei fiori medesimi. I colibrì vivono in Sud ma anche in Nord America. Se ne conoscono circa 350 specie. Il loro volo rapidissimo permette loro di rimanere immobili in “sur place” durante la suzione del nettare florale, ma anche di volare da un luogo all’ altro raggiungendo la velocità di 100-120 km orari. Una caratteristica unica fra tutti gli uccelli è quella di riuscire a volare anche… in retromarcia!
Hanno temperamento indipendente e talora possono essere fra loro aggressivi.
Dott. Marco Gentile
Medico Veterinario
Albo 1622 Torino