Il criceto è un roditore famigliare tanto da essere estremamente diffuso nelle nostre case. Hanno lunghi incisivi che continuano a crescere per tutta la vita e ampie tasche guanciali, nelle quali immagazzinano il cibo da trasportare nella loro tana.
Di giorno si svegliano sporadicamente ed è importante non disturbarli. Generalmente sono solitari (anche se alcune razze, come quella russa, sono più socievoli) per cui è preferibile tenerli in gabbie separate. La durata media della loro vita è di 2 o 3 anni.
Come scegliere il criceto
Ogni razza di criceto ha proprie caratteristiche fisiche e comportamentali: i diffusissimi criceti dorati/siriani (oggi se ne trovano di colori diversi, perfino con il pelo lungo) non amano convivere con i propri simili, mentre i criceti russi, di colore grigio striato, con la coda molto corta e le zampine ricoperte di pelo, sono più predisposti a vivere con i propri simili, ma essendo più vivaci e attivi possono essere più difficili da manipolare da parte dei bambini.
Prima di acquistare un criceto informatevi sulla razza più adatta alle vostre esigenze. Preferite giovani soggetti cuccioli e sani (devono essere attivi, energici, con occhi brillanti, pelo folto). Nonostante sia un roditore relativamente selvatico, se ben cresciuto, può diventare un fantastico animale da compagnia.
Scegliete un criceto tra le 4 e 10 settimane: più giovane può non essere completamente svezzato e avere difficoltà a cibarsi da solo, se più vecchio può adattarsi con difficoltà alla nuova famiglia. Se desiderate una femmina, controllate che provenga da una gabbia con altre femmine, altrimenti correte il rischio che sia già gravida.
Grande o piccolo?
Il più grande dei criceti addomesticabili è quello dorato, che raggiunge i 13-15 cm di lunghezza per 80-150 g di peso. Il più piccolo è invece il criceto di Roborovsky: lungo 5 cm, pesa 14-20 g. Il criceto russo e quello siberiano a lui molto simile, sono chiamati “nani” ma la loro dimensione (30-40 cm per 40 grammi di peso) è intermedia rispetto alle due appena descritte.
Russo e siberiano sono i criceti più socievoli, anche tra consimili, e chiacchieroni (emettono squittii, pigolii, gridolini). Il criceto di Roborovsky è invece quello meno docile e più vivace (è difficile enerlo in mano senza fargli del male): per questo fatto e per le sue minuscole dimensioni occorre tenerlo in gabbie a pareti lisce.
Il comportamento e il rapporto con l’uomo
Dopo aver preparato la sua casetta e il suo habitat, per addomesticare un criceto in modo da poterlo toccare e maneggiare senza che si spaventi, scappi e/o morda, c’è bisogno di tempo e grande pazienza. E’ importante conquistare gradualmente la sua confidenza, fin da piccolo. Se tutti i giorni gli diamo qualche golosità, mentre gli parliamo e lo tocchiamo gentilmente, è probabile che impari a riconoscerci ed apprezzare la nostra compagnia. E’ fondamentale interagire con lui di notte, quando questo animale è più attivo. Sono principalmente animali notturni, che si attivano al tramonto per tornare a dormire con le prime luci dell’alba.
Facciamo attenzione a non disturbarlo mentre dorme: potrebbe spaventarsi e diventare aggressivo. Lasciamo che ci annusi qualche secondo per riconoscerci prima di toccarlo (le mani non devono sapere di cibo, altrimenti potrebbe morderci erroneamente!). Evitiamo di prenderlo dalla sua gabbia con forza, ad esempio stringendolo o prendendolo per la collottola: è meglio mettere la mano nella sua gabbia ed aspettare che lui vi salga. Molta attenzione deve esser portata al fine di evitargli brutte cadute dall’alto: i criceti possono riportare fratture che devono essere immediatamente visitate da un Medico Veterinario.
Quando un criceto è a disagio lo capiamo perché tiene le orecchie reclinate indietro: meglio lasciarlo in pace! Talvolta i criceti non sono stati abituati da piccoli alla manipolazione oppure hanno subito stress o spaventi da parte dell’uomo: in questo caso morderà le mani con accanimento, proprio per evitare di essere preso e toccato in modo errato. Se il criceto dovesse continuare a mordere è bene controllare anche che non sia stressato o abbia qualche malattia.
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