Il diabete del cane e del gatto

Il diabete del cane e del gatto

Solitamente, quando il proprietario di un gatto o di un cane conduce in visita il proprio animale in ambulatorio riferendo sintomi di poliuria e polidipsia (maggiore assunzione di acqua e maggiore diuresi) con aumento della fame, talora non parimenti seguito da aumento del peso, il medico veterinario deve considerare il diabete mellito fra le probabili cause.

Si intende per diabete mellito una sindrome metabolica caratterizzata da persistente iperglicemia, spesso abbondantemente superiore ai normali 50-150 mg/dl di glucosio nel sangue. E la maggior parte delle volte ciò dipende da un deficit di insulina, prodotta dal pancreas.

Per quanto riguarda i cani le razze predisposte al diabete sono: i barboncini, i bassotti, i pinscher e i cairn terrier. Molto determinante, anche nei gatti, è il fattore legato alla ereditarietà. Inoltre nel cane incide il sesso: è due volte più frequente nella femmina, laddove gli ormoni estrali hanno azione iperglicemizzante, per cui spesso giova considerare la sterilizzazione della cagna diabetica.

L’età incide sulla comparsa del diabete: nel gatto la maggioranza di soggetti ammalati ha più di 7 anni; nel cane dagli 8 ai 10 anni. Non ultimo l’obesità è un importante fattore di rischio. Il diabete potrebbe essere anche iatrogeno, ossia indotto da farmaci come il cortisone, gli ormoni progestinici ed estrogeni se somministrati a dose massicce per lungo tempo.

Oltre ai sintomi sopra accennati può comportare depositi di zucchero sul cristallino dell’occhio provocando la cataratta, per lo più giovanile.

La diagnosi è rapida e semplice: basta prelevare una goccia di sangue e determinare in tempo zero la glicemia.

Più laborioso è tarare la giusta quantità di insulina che sarà necessario iniettare sottocute, quotidianamente, al nostro animale diabetico. L’insulinoterapia è efficace più nel cane che nel gatto e la si attuerà somministrando dosi iniziali empiriche a cui seguirà la misurazione del glucosio nel sangue. A seguito di un certo numero di inoculazioni e determinazioni creeremo una curva glicemia che ci permetterà stabilire la dose, in unità internazionali, efficace a stabilizzare per il più lungo periodo, i valori glicemici normali. In veterinaria esiste una insulina quale prodotto farmaceutico specifico per i nostri carnivori domestici: cane e gatto.

Alcune volte si può tentare una terapia ipoglicemizzante orale con compresse di sulfaniluree tratte a prestito dalla medicina umana.

Molto importante sarà il nuovo regime alimentare, somministrando i pasti 3 volte al giorno, abolendo i carboidrati come pane, riso, pasta, grissini e biscotti.

Aumenteremo l’ apporto proteico e ridurremo l’apporto energetico all’80% di quello solitamente necessario al metabolismo. Sono oggi disponibili prodotti industriali delle principali marche alimentari per soggetti diabetici, sia come croccantini secchi che quale scatolette di cibo umido.

 

Dott. Marco Gentile
Medico Veterinario
Albo 1622 Torino

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