Il falso gelsomino o rincospermo (Trachelospermum jasminoides) è una pianta rampicante robusta e vigorosa di facilissima coltivazione. Il falso gelsomino, che differisce da quello vero perché resistente al gelo, forma in primavera una massa di fiori che durano per settimane rilasciando una fragranza penetrante e incantevole. La pianta viene spesso chiamata semplicemente gelsomino (che in realtà appartiene a una diversa famiglia botanica, la stessa dell’olivo) ed è nota anche come rincospermo o gelsomino cinese, proprio perchè originaria delle foreste fresche in Cina; alcune specie vivono anche sulle montagne della Corea e in Giappone.
FACILITA’ DI COLTIVAZIONE ♣♣♣♣♣
Pianta facilissima e molto longeva che in condizioni adatte vive per decenni e non conosce avversità o malattie. Dopo l’acquisto il falso gelsomino va rinvasato in un contenitore profondo o in giardino. Una vasca in legno profonda 40-50 cm o più è l’ideale per ottenere una ricca fioritura e uno sviluppo vigoroso. Utilizzate un terriccio universale di alta qualità o un terriccio per trapianti o per fioriere. Collocate sul fondo del contenitore una manciata di concime organico (stallatico in pellet) coperto da un po’ di terriccio per non essere a contatto diretto con le radici.
TEMPO NECESSARIO PER LA CURA ♣♣♣
Richiede potatura in primavera e a fine stagione; durante la crescita, rami vanno guidati nelle direzioni desiderate. Le piante giovani e quelle in vaso richiedono irrigazioni abbondanti in estate, ogni 3-5 giorni o quando il terriccio risulta asciutto. Le piante adulte in piena terra si innaffiano ogni 5-7 giorni in estate.
E’ consigliabile coprire il terriccio nel vaso o in giardino, intorno al fusto, con uno strato di corteccia sminuzzata che aiuta a conservare l’umidità riducendo la necessità di innaffiature.
Il falso gelsomino consuma molta energia; le piante giovani e gli esemplari in vaso richiedono concimazioni quindicinali nel periodo compreso tra aprile e settembre; a fine inverno è utile una concimazione con prodotto organico (stallatico).
Il concime, in dosi moderate, va somministrato ogni 15-20 giorni.
VALORE ESTETICO ♣♣♣♣
Fioritura incantevole e profumata, bel fogliame verde scuro, lucido e sempreverde. I fiori, che appaiono verso fine primavera, sono bianchi e profumatissimi e durano molto a lungo; il fogliame è verde brillante, sempreverde e resistente al gelo. Esiste anche una varietà con foglie variegate in bianco. Nel tempo, la pianta assume dimensioni notevoli allungandosi verso l’alto o coprendo archi e grigliati con il suo bel fogliame sempreverde. In vaso, anche se il contenitore è ampio e profondo, lo sviluppo è più moderato.
Ambiente:
Il falso gelsomino vive molto a lungo in vaso e in giardino.
Ha bisogno di sole; resiste bene anche in posizioni ombreggiate (purché luminose) dove produce comunque qualche fiore. Tollera le temperature estreme: il caldo afoso, il gelo intenso.
Non teme il vento né l’aria carica di salmastro. Sopporta bene il peso delle nevicate abbondanti grazie ai rami sottili e flessibili.
Abbinamenti:
Il falso gelsomino già formato ad arco o su grigliato è l’ideale per ottenere rapidamente un effetto molto decorativo e di lunga durata; vive benissimo in vaso. Nel terriccio intorno al fusto si possono collocare piccole piante stagionali; non piantare altri arbusti nello stesso vaso.
Il valore aggiunto:
Il falso gelsomino ha una grande resistenza alle avversità e cresce benissimo anche nel cuore delle città e nei pressi di arterie a traffico intenso, esposto all’aria carica di smog.
Problemi e rimedi:
- Molte foglie, pochi fiori: carenza di sole, terreno che rimane troppo bagnato.
- Insetti neri sui germogli: afidi (pidocchi delle piante). Trattare con un insetticida idoneo. Con l’arrivo del caldo questi insetti spariscono.
- Crescita debole in vaso: contenitore troppo piccolo rispetto al volume delle radici. Trapiantare in autunno o fine inverno in un contenitore molto più grande.
Curiosità:
- Il nome botanico deriva dal greco e si riferisce al fatto che i semi (spermum) sono nella “gola” (trachelos) dei fiori.
- In Asia viene chiamato “bussola del viaggiatore” perché ritenuto capace di indicare, con la sua presenza lungo la strada, che il percorso era quello giusto, destinato a portare alla meta desiderata: un valore importante in epoche in cui non esistevano cartelli stradali.
- Esprime volontà di aiuto e di vicinanza, ed è un simbolo dell’amore romantico.
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