Il cosiddetto “Cao de fila” ossia cane da guardia, ufficialmente chiamato brasileiro, deve le sue origini brasiliane ai cani che i conquistatori portoghesi e spagnoli portarono con loro nelle Americhe dal 1600, cioè Bulldog, Mastiff e Bloodhound, tutti cani con i quali il fila brasileiro odierno condivide affinità psichiche, caratteriali e morfologiche.
Questo cane è dotato di un fiuto sviluppatissimo e fu purtroppo impiegato fino a tutto l’ Ottocento per dare inseguimento e scovare gli schiavi neri che fuggivano dalle piantagioni in cui erano utilizzati a lavorare. Il fila tuttavia non fu mai aggressivo per cui raggiunto il fuggitivo non lo aggrediva mai, ma lo teneva in scacco abbaiando fino all’arrivo dei guardiani.
Abolita la schiavitù divenne un eccellente cane mandriano, dotato di grinta e coraggio ma sempre anche di un grande buon cuore e di lealtà.
Avrebbe necessità di muoversi e correre quotidianamente mal sopportando i risicati spazi angusti cittadini, ha ossatura e corporatura possente ed è un vero molossoide.
Lo standard prevede un’ altezza media di 65-70 cm. Il mantello è a pelo raso, corto e liscio, ed i colori sono tutti ammessi.
Insomma un cane oggi di moda, fidato, importante, severo ma anche un poco impegnativo.
Dott. Marco Gentile, Medico Veterinario, Albo 1622 Torino
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