Dal finocchio, il saporito ortaggio che siamo soliti sgranocchiare con gusto, deriva il termine “infinocchiare” che nel gergo comune significa imbrogliare, raggirare.
Ciò è dovuto all’usanza di alcuni scaltri cantinieri di offrire, come stuzzichino, spicchi di finocchio ai clienti che acquistavano il vino.
L’operazione, all’apparenza innocua, cela in realtà un vero e proprio imbroglio; le sostanze aromatiche contenute nel grumolo (la parte che mangiamo del finocchio) rendono gustoso anche un vino di pessima qualità.
Ferdinando Fontanella Twitter: @nandofnt