Studi recenti hanno dimostrato che i gatti di questa razza derivano dai gatti selvatici presenti in Thailandia, dove la popolazione felina randagia è costituita dal 50% di gatti a mantello di tinta unita ed occhi verdi, come appunto l’Orientale e soltanto da un 20% di gatti colore tipico del siamese ed occhi azzurri. Proprio gli Orientali furono i primi gatti ad essere importati in Europa, in Inghilterra, e ad essere considerati Siamesi. Solo negli anni ’20 del Novecento il Club dei Gatti Siamesi Britannico stabilì di identificare come siamesi soltanto i felini con le estremità colorate e gli occhi blu, distinguendo da essi l’Oriental Shorthair con gli occhi invece verdi. Questa razza venne definitivamente riconosciuta nel 1976 dal F.C.A. e l’ anno successivo dalla F.I.F.E.
Questo gatto ha un fisico longilineo e slanciato, con taglia media che si aggira sui 5 kg per il maschio adulto e sui 3-4 per la femmina. Gli occhi, come già accennato, sono verdi, a forma di mandorla e leggermente obliqui. Il muso è allungato e triangolare, immagine resa anche dalle grandi orecchie aperte all’attaccatura. Le zampe sono lunghe e sottili come quelle di un levriero, la coda è lunga e sottile come quella del cugino siamese.
Tutti i colori di mantello sono ammessi, eccetto logicamente il cosiddetto “colour point”, pelliccia tipica del gatto Siamese.
Dott. Marco Gentile, Medico Veterinario, Albo 1622 Torino