Il geranio (dal latino Geranium) si coltiva in situazioni che vanno dal sole alla mezz’ombra. In piena ombra la fioritura diminuisce notevolmente, a parte per G. phaeum e G. nodosum. In genere, maggiore è l’esposizione al caldo e al sole e maggiore sarà la richiesta idrica.
Con poche eccezioni (G. macrorrhizum, G. tuberosum, G. robertianum e molte miniature, che preferiscono suoli asciutti) il terreno ideale trattiene umidità ma fornisce buon drenaggio, è preferibilmente friabile e ricco di humus. Queste piante crescono comunque bene in normale terra da giardino se ben lavorata e moderatamente fertile (eccessi di fertilizzante aumentano la tendenza a svilupparsi troppo e ad “aprirsi” lateralmente).
I gerani non hanno generalmente problemi né temono parassiti (se non occasionalmente le lumache), ma sono vulnerabili al mal bianco se la circolazione dell’aria è limitata oppure se vengono tenuti umidi o al contrario troppo asciutti. Gli esemplari colpiti si possono tagliare alla base e rigenerano in breve tempo. Dopo la fioritura possono diventare disordinati. Negli esemplari compatti (G. phaeum, G. renardii) la spiga fiorifera si può quindi eliminare per intero (anche per impedire l’autosemina, se non desiderata) rispettando il fogliame, mentre nelle specie dove il cespo si apre e ricade lateralmente il metodo più pratico prevede il taglio alla base: la pianta risponderà con nuovo fogliame entro qualche settimana, ripetendo anche la fioritura in situazioni congeniali. L’unica eccezione è G. macrorrhizum che non necessita di potature.
In autunno molte specie si ritirano sotto terra: il vecchio fogliame e gli steli si possono eliminare alla base nel riordinare la bordura, oppure mantenere sino a fine inverno per dare rifugio alla microfauna del giardino. In genere si propaga facilmente, sia per divisione dei cespi erbacei in primavera sia da seme maturo, talvolta difficile da “catturare” per l’insito meccanismo di dispersione. Le piantine ottenute da seme possono presentare varianti rispetto all’originale. I tipi con steli striscianti si possono riprodurre con talee degli steli laterali, tagliati sopra un nodo fogliare. Molte specie erbacee sono più longeve se divise ogni 3-5 anni. Quando il centro del cespo comincia a deteriorarsi la divisione diventa necessaria per mantenere un buon valore estetico (a eccezione di G. macrorrhizum).
Per saperne di più: Geranium, liberi per natura, “Giardinaggio” 7-8/2009
Foto: ©Giardinaggio